

Esofago
3.9 • Casi clinici
113
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edises
.it
D. L’esofago di Barrett
E. Il fumo
380)
MG • 1998
Tutti i seguenti sono fattori eziologi associa-
ti al cancro dell’esofago, tranne uno. Quale?
A. Abitudine al consumo di cibi e/o bevande molto caldi
B. Abitudine al consumo di cibi fonte di nitriti
C. Ernia jatale anche senza reflusso gastroesofageo
D. Eccessivo consumo di alcolici
E. Abitudine al fumo
381) La neoplasia esofagea più frequente è:
A. carcinoma spinocellulare
B. adenocarcinoma
C. carcinoma a piccole cellule
D. leiomiosarcoma
E. melanoma maligno
382)
MG • 2014
Quale dei seguenti è un sintomo di allarme
per patologia neoplastica dell’esofago?
A. Rigurgito
B. Disfagia
C. Pirosi
D. Nausea
E. Scialorrea
383)
MG • 2001
Una delle seguenti affermazioni, riguardan-
ti il carcinoma dell’esofago, è falsa. Quale?
A. L’incidenza è maggiore nei maschi (rapporto maschi/
femmine 3:1)
B. Il rischio di ammalarsi è maggiore nei fumatori di sigaret-
te rispetto ai non fumatori
C. L’ernia jatale costituisce fattore di rischio certo
D. È colpito più frequentemente il segmento esofageo inferiore
E. Una disfagia progressiva è spesso presente
384) Il carcinoma esofageo squamocellulare è dovuto a:
A. esofago di Barrett
B. esposizione prolungata a fumo ed alcol
C. acalasia esofagea
D. ernia iatale
E. infiammazione cronica
385) Nella valutazione diagnostica di un paziente con disfagia
da probabile neoplasia esofagea, l’elemento più importante è:
A. il livello della stenosi
B. l’ulcerazione della lesione
C. la durata della disfagia
D. l’esofagoscopia con biopsia
E. l’esofagografia
386) È caratteristico del carcinoma dell’esofago:
A. disfagia progressiva
B. prevalenza dell’adenocarcinoma
C. prevalenza nel sesso femminile
D. localizzazione nel terzo superiore
E. nessuna
387)
MG • 1996
Quale tra i seguenti è il sintomo più precoce
in caso di neoplasia esofagea?
A. Dolore epigastrico
B. Eruttazioni
C. Pirosi retrosternale
D. Rigurgito alimentare
E. Disfagia
388) Quale tra i seguenti tipi di disfagia è più frequente in
caso di neoplasia esofagea in fase iniziale?
A. Per i cibi liquidi
B. Per i cibi freddi
C. Per i cibi caldi
D. Per i cibi solidi
E. Per i cibi liquidi e solidi
389) Nel carcinoma dell’esofago quale di queste nozioni è
falsa?
A. è associato ad abuso di alcol
B. è multifocale
C. diffonde per via linfatica
D. è frequente nell’esofago prossimale
E. colpisce il 10% dei pazienti con reflusso cronico
390) Nel trattamento palliativo del cancro esofageo, quale
intervento garantisce la migliore sopravvivenza?
A. Resezione palliativa
B. Radioterapia
C. By-pass con ansa alla Roux
D. Applicazione di endoprotesi
E. Gastrostomia
391) L’esame diagnostico più importante in un paziente
con il forte sospetto di carcinoma esofageo è:
A. un esame Rx con bario
B. una TC del torace
C. una TC dell’addome superiore
D. una esofagoscopia
E. uno studio della motilità esofagea
392) Nel trattamento palliativo del cancro esofageo, tutti
i seguenti trattamenti possono trovare indicazione tranne:
A. esofagectomia totale
B. radioterapia
C. by-pass con ANSA alla Roux
D. applicazione di endoprotesi
E. gastrostomia
3.9
•
Casi clinici
393) Una donna di 65 anni senza anamnesi di disturbi da
malattia da reflusso gastroesofageo presenta recente com-
parsa di disfagia e odinofagia. L’endoscopia ha evidenziato
un’ulcera al terzo inferiore dell’esofago. La paziente sta as-
sumendo vari farmaci di seguito elencati. Quale di questi è
più probabilmente il responsabile della patologia esofagea?
A. Calcio gluconato
B. Vitamina D
C. Alendronato
D. Glibenclamide
E. Simvastatina
394) Claudio, un barista bolognese di 55 anni, ha avuto
pirosi per circa 10 anni. Si è curato in modo autonomo con
antagonisti-H2 in formulazione “da banco”, ottenendo un
beneficio sintomatologico solo parziale. Dopo aver sentito
in TV che la sua condizione può evolvere verso un cancro
dell’esofago, decide di farsi vedere. Nella sua storia non ri-
sultano altri problemi clinici rilevanti, non ha disfagia, non