Previous Page  19 / 36 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 19 / 36 Next Page
Page Background

www.

edises

.it

Capitolo 1

Dall’Educazione fisica

alle Scienze motorie

1.1.

 L’attività fisica dall’antichità al 1800

L’Ottocento è il secolo che segna la nascita dell’educazione fisica in Italia

ma è importante sottolineare che l’attività fisica affonda le proprie radici

nell’antichità. Infatti è abbastanza logico pensare che le forme primordiali

di attività fisica fossero finalizzate alla sopravvivenza della specie con rituali

dedicati alla caccia e alla lotta. Solo successivamente tale pratica ha assunto

forme diversificate con esercitazioni ripetitive, di tipo militaresco o legate

all’espressività corporea come la danza.

La storia ci ha tramandato informazioni circa l’attività sportiva praticata dai

cinesi già nell’anno 2700 a.C. e dagli antichi Egizi presso i quali erano diffuse

la lotta e la scherma con il bastone. Contemporaneamente in Persia e nel Tibet

veniva praticato il

gioco del polo

; ma la molteplicità delle gare, la divisione degli

atleti in classi d’età, la frequenza e la regolarità delle manifestazioni sportive

fanno della Grecia la vera culla dell’attività fisica e dello sport.

1.1.1.

 La Grecia, culla della pratica sportiva

I Greci per primi attribuirono allo sport una grande importanza per lo sviluppo

globale della mente e del corpo così come riportato nei miti e nei poemi

d’Omero.

La ginnastica e la musica furono le due grandi e complesse materie dell’educa-

zione e dell’istruzione ellenica tese a sviluppare, attraverso

gli esercizi della caccia

e delle armi, del canto e delle abilità per la parola e per l’azione

, una compiuta ed

armonica personalità.

Particolare attenzione fu rivolta all’educazione dei giovani che venne strutturata

e allargata oltre l’ambito della famiglia, quindi organizzata in forma sociale,

nelle

legislazioni di Licurgo e di Solone

. I due grandi statisti espressero le due forme

socialmente più progredite dell’educazione greca. Per entrambi l’educazione

era funzione sociale, istituto necessario allo Stato: ad Atene prevalse, nell’opera

educativa, l’iniziativa della famiglia, il sentimento umano e la cultura; a Sparta,

invece, prevalse l’azione diretta dello Stato finalizzata all’esclusiva esigenza

della vita politica e dell’esercizio corporeo.

Ad Atene i fanciulli all’età di 6 anni erano istruiti da un pedagogo, che

subentrava alla nutrice, al quale era affidata l’educazione formale. Materie