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Parte Prima

Tecnologie e scienze dei materiali

www.

edises

.it

possono essere sottoposti a prove di laboratorio in tre momenti e con tre scopi

differenti:

prove preliminari (

o sulle

materie prime)

che servono a verificare la con-

formità del materiale in ingresso al ciclo produttivo;

prove intermedie (

o sul

semilavorato)

volte a verificare che le lavorazioni del

materiale siano state eseguite correttamente;

prove di rilascio (

o sul

prodotto finito)

volte a verificare che il manufatto

possegga le caratteristiche per le quali è stato progettato e che conservi i

requisiti funzionali.

Le prove possono essere classificate in

distruttive

e

non distruttive

a seconda che

compromettano o meno l’integrità del materiale. Dal momento che le prove

distruttive rendono inutilizzabili i pezzi su cui vengono eseguite, in genere si

preferisce effettuarle su campioni di materiale (provini) di forma e dimensioni

stabilite da apposite norme. Le prove non distruttive possono essere eseguite

invece su qualunque pezzo meccanico in quanto non alterano alcun parametro e

non lasciano segni evidenti che possano compromettere l’estetica del manufatto.

Le prove di laboratorio vengono effettuate per valutare le proprietà meccaniche

dei materiali e per stabilire in anticipo il comportamento che assumeranno

rispetto ai carichi esterni che saranno applicati ai prodotti finiti. Le proprietà

meccaniche che si possono valutare sono:

resistenza

: facoltà di un materiale a sopportare un carico prima di rompersi.

In base al carico a cui è sottoposto, si può avere la resistenza a trazione, a

compressione, a fatica e così via. Il suo indice è il carico di rottura;

tenacità

: capacità di un materiale di assorbire energia senza arrivare a rottura.

È la caratteristica opposta alla fragilità. Un materiale tenace ha, in genere,

buona resistenza a trazione, buon allungamento e buona resilienza;

resilienza

: capacità del materiale di sopportare forze impulsive (urti) senza

subire danni;

durezza

: resistenza di un materiale alla deformazione permanente. È la

capacità del materiale di non farsi scalfire o penetrare da altri corpi.

Per ognuna di queste proprietà esistono delle prove di laboratorio.

La prova di trazione

La prova di resistenza più comunemente utilizzata per determinare proprietà

meccaniche quali il

modulo elastico

, l’

allungamento a rottura

e la

tenacità

è la

prova di trazione. La prova consiste nell’applicare una deformazione controllata

ad un provino ad

osso di cane

(Fig. 1.3a) e nel misurare la risposta del materiale

in termini di forza. Il risultato della prova di trazione viene riportato su un

diagramma che rappresenta i carichi in funzione agli allungamenti (Fig. 1.3b).

A partire dal carico è possibile definire lo sforzo e la deformazione .

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