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Capitolo 1

Classificazione e proprietà dei materiali

11

www.

edises

.it

Figura 1.2

Di erenti stati di sollecitazione

a) corpo libero; b) trazione; c) compressione; d) flessione; e) torsione; f) taglio

1.4.2

Tipi di deformazioni

Quando un materiale è sottoposto a delle forze esterne tende a subire delle

deformazioni. Quando l’intensità delle forze esterne supera un determinato

valore, la deformazione può aumentare fino a provocare la rottura del corpo.

Esistono due tipi principali di deformazione:

deformazioni elastiche

che permangono sul corpo finché sono applicate le

forze esterne;

deformazioni plastiche o permanenti

che permangono sul corpo anche

dopo la rimozione delle forze esterne.

Le deformazioni permanenti sono, ovviamente, indesiderate nel caso di materiali

in opera. Gli organi di macchine devono infatti rispondere agli scopi per cui sono

stati progettati e per fare ciò devono essere in grado di mantenere la propria

forma; possono di conseguenza subire, al massimo, deformazioni elastiche. Le

deformazioni permanenti sono, invece, applicate nel caso delle lavorazioni dei

materiali, dove sono impiegate per dare la forma voluta al pezzo di partenza.

Per tali ragioni, la scelta di utilizzare uno specifico materiale per un deter-

minato scopo va fatta con estrema attenzione, eseguendo prima uno studio

approfondito delle sollecitazioni che dovrà subire durante la lavorazione e

una volta messo in esercizio. Una volta in esercizio, il materiale non dovrà mai

lavorare al limite delle sue possibilità, ma ben al di sotto delle sollecitazioni che

potrebbero determinarne la rottura.

1.4.3

Le prove di laboratorio

Al fine di studiare e conoscere le proprietà dei materiali sono state codificate

e normate varie prove di laboratorio. Durante i processi produttivi, i materiali