Previous Page  13 / 20 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 13 / 20 Next Page
Page Background

16. I conflitti nel mondo arabo nel secondo

decennio del Duemila

I punti-chiave

Al principio del 2011 divampa nel Nord Africa e in Medio Oriente

la “Primavera araba”. La Libia e la Siria piombano nel baratro della

guerra civile.

In Libia, il conflitto armato si arresta nell’ottobre 2011 con l’ucci-

sione di Gheddafi, poi riesplode nel 2014.

In Siria, il conflitto conosce continui capovolgimenti e, a partire

dal 2013, si assiste alla penetrazione delle milizie dello Stato

islamico.

A giugno 2014, Abu¯ Bakr al Baghda¯dı¯, leader dello Stato islamico,

proclama la restaurazione del Califfato. In Palestina, Israele sca-

tena contro Hamas l’offensiva “Margine di protezione”.

A partire da settembre 2014, una coalizione militare a guida

americana bombarda in Iraq e in Siria le postazioni dello Stato

islamico, che fallisce l’offensiva contro Kobane. Da ottobre 2015

a gennaio 2016, l’aviazione russa appoggia le offensive delle

truppe di Damasco.

Nei primi mesi del 2015, piomba nella guerra civile anche lo

Yemen. A ottobre scoppia in Palestina l’“intifada dei coltelli”.

A dicembre 2016, le truppe di Damasco riconquistano Aleppo.

Dopo un anno, i jihadisti, già sconfitti in Iraq, perdono Raqqa.

A maggio 2018, il trasferimento dell’ambasciata americana da Tel

Aviv a Gerusalemme riaccende il conflitto fra Israele e Hamas.

16.1. La Primavera araba

A partire da gennaio 2011, l’effetto domino provocato dalla

Rivoluzione del gelsomino

in

Tunisia

, scatenò in tutto il Nord

Africa e in Medio Oriente un’ondata di rivolte e manifestazio-

ni popolari senza precedenti, nota come “Primavera araba”,

espressione che intende rimarcare il carattere di lotta civile

generalizzata contro regimi corrotti e illiberali. Il rincaro dei

generi alimentari, la disoccupazione e la povertà rappresentaro-

no le cause principali del malcontento, nell’ambito delle quali