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La guerra civile in Ucraina

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Dal 2015, l’Europa deve fronteggiare un’altra crisi epocale,

non più economica: quella delle migliaia di migranti e rifugiati,

provenienti dall’Asia meridionale, dall’Africa, dal Medio Orien-

te, dai Balcani occidentali e da altre aree critiche e conflittuali

del mondo, che all’Europa hanno cominciato a chiedere asilo,

viaggiando attraverso la Turchia e l’Europa sudorientale per

penetrare in Grecia (cd.

rotta balcanica

) o attraverso il mar

Mediterraneo per approdare sulle coste italiane.

Nonostante l’elevato numero di arrivi dal Nord Africa, in

particolare dalla Libia, vari Paesi dell’Unione europea si sono

rifiutati di finanziare l’operazione di salvataggio a conduzione

italiana “Mare nostrum”, successivamente sostituita dall’opera-

zione “Triton” di Frontex. Sono state finanziate, d’altro canto,

operazioni di pattugliamento delle frontiere nel Mediterraneo,

come l’operazione “Sofia”, per combattere il traffico di migranti.

Sebbene singoli Paesi dell’Unione europea abbiano reintro-

dotto i controlli alle frontiere all’interno dello spazio Schengen,

al fine di scoraggiare i flussi, e altri Paesi ancora abbiano espli-

citamente negato la loro disponibilità ad accogliere nuovi arrivi,

si sono cercate – da parte delle istituzioni europee – soluzioni

di ripiego, nel tentativo, in parte riuscito, di definire un nuovo

sistema di quote, mirato ad una più equa redistribuzione dei

migranti fra tutti gli Stati membri.

17.2. La guerra civile in Ucraina

Il 21 novembre 2013, l’annuncio del congelamento dell’ac-

cordo di associazione fra l’Ucraina e l’Unione europea provocò

a Kiev, in piazza Maiden, un’ondata di manifestazioni popolari

contro il presidente filorusso Viktor Janukovy

č

.

La reazione violenta delle forze di polizia e la promulgazione

di leggi antinsurrezionali fecero prendere alla protesta, convo-

gliata dai partiti politici di opposizione, una direzione antigo-

vernativa che si consolidò nei primi mesi del 2014, costringendo

il parlamento ucraino ad approvare a febbraio la mozione di

impeachment

per Janukovy

č

.