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necessario all’affermazione della ragione non ha una sua realiz-

zazione nella realtà. Da ciò il noto aforisma, contenuto nella

Prefazione

ai

Lineamenti di filosofia del diritto

, in cui si riassume il

senso stesso di tutta la filosofia hegeliana: “ciò che è razionale è

reale; e ciò che è reale è razionale”. Con la prima parte della for-

mula Hegel intende dire che la razionalità non è pura idealità o

astrazione, ma la forma stessa di ciò che esiste poiché la Ragio-

ne

governa

il mondo e lo costituisce. Con la seconda parte del-

l’aforisma, invece, afferma che la realtà non è una materia cao-

tica, ma il dispiegarsi di una struttura razionale.

Coerentemente con il proprio orizzonte teorico, Hegel ritie-

ne che il compito della filosofia consista nel prendere atto del-

la realtà e nel comprendere le strutture razionali che la costitui-

scono. La filosofia pertanto non deve porsi il compito di tra-

La centralità dell’Assoluto

15

La nottola di Minerva

Hegel sostiene che la filosofia è simile alla nottola di Minerva che ini-

zia il suo volo solo al crepuscolo, quando il sole è già tramontato.

Hegel, con questa metafora, vuole dire che la filosofia sorge quando

una civiltà ha ormai compiuto il suo processo di formazione e si avvia

al suo declino. Ad esempio non è un caso che la filosofia ionica nasca

quando gli Stati ionici nell’Asia Minore entrano in crisi, o che la filoso-

fia di Platone e di Aristotele si affermi con la decadenza di Atene.

“Del resto, a dire anche una parola sulla dottrina di come dev’essere

il mondo, la filosofia arriva sempre troppo tardi. Come pensiero del

mondo, essa appare per la prima volta nel tempo, dopo che la realtà

ha compiuto il suo processo di formazione ed è bell’e fatta. Questo,

che il concetto insegna, la storia mostra, appunto, necessario: che,

cioè, prima l’ideale appare di contro al reale, nella maturità della real-

tà, e poi esso costruisce questo mondo medesimo, còlto nella sostan-

za di esso, in forma di regno intellettuale. Quando la filosofia dipinge

a chiaroscuro, allora un aspetto della vita è invecchiato, e, dal chiaro-

scuro, esso non si lascia ringiovanire, ma soltanto riconoscere: la not-

tola di Minerva inizia il suo volo sul far del crepuscolo”.

(G. W. F. Hegel,

Lineamenti di filosofia del diritto

)