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filosofia del diritto ossia diritto naturale e scienza dello Stato in com-

pendio

(1821).

2.2. La centralità dell’Assoluto

L’impianto filosofico di Hegel si fonda sull’idea che la realtà

nella quale l’individuo vive non è un insieme di sostanze auto-

nome, ma un

organismo unitario

. Tale organismo coincide

con l’

Assoluto

e con l’

Infinito

, mentre i vari enti del mondo,

essendo manifestazioni di esso, coincidono con il

finito

. Per tale

ragione il

finito

, in quanto tale, non esiste perché ciò che gli

esseri umani chiamano finito è solo un’espressione parziale del-

l’infinito. In altre parole: come una “parte” di un qualunque

sistema non può esistere se non in connessione con tutto il siste-

ma in questione, così il finito esiste unicamente nell’infinito e in

virtù dell’infinito. L’Assoluto, tuttavia, non deve essere conside-

rato come qualcosa di statico: Hegel, infatti, sostiene che esso si

identifica con un

soggetto spirituale

in divenire che produce e

definisce continuamente se stesso e che solo alla fine di questo

processo di generazione si rivela per ciò che veramente è, ossia

come

Spirito

.

Il soggetto spirituale infinito che sta alla base della realtà è

denominato dal filosofo tedesco con il termine di

Idea

o di

Ragione

intendendo con queste espressioni l’identità tra pen-

siero ed essere. In tale prospettiva, la ragione non è semplice-

mente uno strumento della mente umana, bensì un principio

metafisico, che diviene e si sviluppa nel mondo. La razionalità,

dunque, non è pura astrazione, ma, al contrario, è presente nel

mondo come l’insieme delle leggi che lo regolano.

Il mondo, infatti, non è una realtà caotica, espressione di un

susseguirsi disordinato di eventi, ma è dominato da un ordine

razionale superiore. Per questa ragione la realtà, secondo Hegel,

è la risultante di una struttura razionale in base alla quale se

un’azione avviene, avviene come attuazione di questo ordine

razionale superiore. Inoltre, per ogni atto che si verifica c’è sem-

pre un’altra azione che l’ha causato, mentre un evento non

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Georg Wilhelm Friedrich Hegel