

2. Georg Wilhelm Friedrich Hegel
I punti-chiave
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“Tutto ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale”.
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La realtà si sviluppa dialetticamente secondo la scansione di tesi,
antitesi e sintesi. Per Hegel, la dialettica è il modo di auto-articolar-
si della realtà come divenire razionale.
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La
Fenomenologia dello spirito
si presenta come il racconto delle
manifestazioni e dello sviluppo razionale dello spirito in tre momen-
ti: coscienza, autocoscienza e ragione.
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La logica in Hegel è quella di un sapere assoluto che oltrepassa le
contrapposizioni di soggetto-oggetto e di pensiero-essere.
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La filosofia della natura si occupa dell’estrinsecazione spazio-tempo-
rale dell’idea che diviene spirito.
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Nella filosofia dello spirito si approda al sapere in grado di cogliere le
possibilità e il senso del mondo.
2.1. Cenni biografici
Wilhelm Friedrich Hegel nacque il 27 agosto 1770 a Stoccar-
da in Germania. Tra il 1788 e il 1793 seguì corsi di filosofia e
teologia presso l’università di Tubinga dove conobbe e divenne
amico di Schelling e Hölderlin. Terminati gli studi, Hegel fece
il precettore in case private, dimorando tra il 1793 e il 1796 a
Berna. Concluso il soggiorno svizzero, tornò in Germania per
lavorare, sempre come precettore, a Francoforte. Nel 1805
divenne professore a Jena e, tre anni dopo, direttore del Ginna-
sio di Norimberga, carica che mantenne fino al 1816 quando fu
nominato professore di filosofia a Heidelberg, dove, tuttavia, si
trattenne per poco tempo: nel 1818 fu, infatti, chiamato per una
docenza all’università di Berlino. Gli anni berlinesi furono quel-
li che sancirono il suo massimo successo. Morì nella capitale
tedesca, forse di colera, il 14 novembre 1831. Tra le sue opere,
possono essere ricordate
Fenomenologia dello spirito
(1807),
Scien-
za della logica
(la prima parte pubblicata nel 1812 e la seconda nel
1816),
Enciclopedia delle scienze filosofiche
(1817),
Lineamenti di