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Capitolo 24

Le sindromi genetiche e la disabilità

intellettiva

24.1

 Le sindromi genetiche e la loro tipologia

Le sindromi genetiche sono malattie causate da

alterazioni del genotipo

e, nel

caso in cui coinvolgano la linea delle

cellule germinali

, assumono carattere ere-

ditario. Le alterazioni possono colpire anche la linea delle

cellule somatiche

. Il

loro grado di incisività varia da sindrome a sindrome. Inoltre, gli individui che

ne sono colpiti non sempre presentano le medesime caratteristiche. Diversa può

essere la stabilità del Q.I. nel tempo, diversi possono essere i profili cognitivi e

i condizionamenti genetici sullo sviluppo emotivo, sociale e comportamentale.

I geni – portatori dei caratteri ereditari – sono localizzati nei cromosomi e, sicco-

me possediamo due copie di ciascun cromosoma, possediamo anche due copie

di ciascun gene. Perciò gli studi hanno permesso di suddividere le malattie gene-

tiche in

dominanti

e

recessive

: sono dominanti se basta un solo gene anomalo

perché la malattia si manifesti; recessive, invece, se occorrono due geni anomali.

Nelle

malattie ereditarie recessive

un solo gene anomalo determina lo stato di

«portatore sano» (l’individuo è sano ma può trasmettere la malattia ai figli).

Alcune malattie si manifestano ancor prima del concepimento e comportano

conseguenze già apprezzabili nel neonato per la presenza di malformazioni o

altre anomalie dello sviluppo. Altre, invece, in periodi successivi, altre ancora

restano latenti per anni e si manifestano soltanto in età avanzata.

Riportiamo di seguito una breve disamina delle più note e più frequenti sindro-

mi genetiche.

24.1.1

 Sindrome di Down

Ereditaria nel 98% dei casi, è una condizione genetica caratterizzata dalla presen-

za di un cromosoma 21 (o di parte di esso) soprannumerario nelle cellule, sicché

i cromosomi nel nucleo sono 47, anziché 46. L’alterazione comporta un variabile

grado di

ritardo nello sviluppo mentale

,

linguistico e psico-motorio

. La presenza

della sindrome – il cui nome deriva dal medico britannico John Langton Down

(1828-1896), che per primo la descrisse nel 1862 – è rilevabile dall’analisi cromo-

somica e da una serie di altre caratteristiche, la più nota delle quali è il taglio a

mandorla degli occhi, unita ad altre anomalie cranio-facciali, del collo, del torace,

dell’addome e ad altre malformazioni ancora (es. metacarpi e falangi corte).