

www.
edises
.it
194
Parte Terza
Esempi di Unità di Apprendimento
Fase 8.
tempo: 60’
Solo dopo essersi accertati della sicurezza di analisi di questi fon-
damenti, si può passare a far riconoscere i diversi complementi,
in base all’informazione che essi forniscono. Distinguiamo in-
nanzitutto tra complementi diretti, indiretti e avverbiali; con-
viene partire dal complemento oggetto, la cui unica difficoltà
generalmente consiste nel fatto che lo studente tende a confon-
derlo con il soggetto: errore questo evitabile, se come si è detto
il soggetto sarà da identificare subito partendo dal predicato.
Nell’affrontare poi i due complementi predicativi del soggetto
e dell’oggetto, anche loro spesso confusi, è utile far notare che
questi anziché fornire un’ulteriore
informazione, aggiungono
qualcosa sempre rispettivamente al soggetto o al complemento
oggetto.
Fase 9.
tempo: 90’
Suggeriamo di proseguire il lavoro soffermandosi sui principali
complementi indiretti, mentre quelli meno comuni si possono
eventualmente affrontare quando si presentano. Il fatto che in al-
tre lingue (come il latino o il tedesco) esista una declinazione in
casi, oppure sia l’utilizzo della preposizione ad indicare il tipo di
complemento senza la necessità di nominarlo, rende abbastanza
inutile l’accanimento nell’individuare complementi minori che
spesso lasciano perplessi gli stessi docenti. Il riconoscimento del
tipo di complemento può essere effettuato, quasi come un gioco
di ruolo, ponendo di fronte a coppie gli studenti e chiedendo che
a turno uno decida che tipo di informazione vuole dall’altro, gli
formuli di conseguenza la domanda giusta e chieda una risposta
coerente. Esercizi di analisi logica sono rintracciabili su questo
sito:
http://seieditrice.com/si-fa-per-dire/la-sintassi/.Fase 10.
tempo: 60’
Si giunge alla verifica sommativa volta a controllare la conoscenza
dell’intero processo dell’analisi logica dopo correzione sistemati-