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32

PARTE PRIMA

Alunni con bisogni educativi speciali derivanti da disabilità

personale”.

Analoghi compiti possono essere assegnati a collaboratori scolastici

specificamente incaricati

(D.Lgs. 66/2017, art. 3, comma 2, lettera c)).

In molti casi – in rapporto alle risorse e alla sensibilità al problema da parte dell’ammini-

strazione comunale – l’assegnazione di personale educativo assistenziale di nomina comu-

nale viene concepita estensivamente come integrazione di quella del personale docente di

sostegno, spesso giudicata insufficiente, e perciò destinata all’apprendimento scolastico,

ecc. Si tratta di un utile escamotage per dare maggiore aiuto al bambino o ragazzo con

disabilità. È bene tuttavia tener presente che problematica non è soltanto l’assegnazione

di risorse inferiori a quelle necessarie, poiché anche l’eventuale assegnazione di forme di

assistenza in misura eccedente il necessario è contraria all’obiettivo della massima autono-

mia e dunque alla riduzione dello svantaggio.

2.11

La formazione dei docenti di sostegno

Della

formazione dei docenti

, tra cui quelli di

sostegno

, si occupano due distinti de-

creti. Per la

scuola dell’infanzia e primaria

il D.Lgs. 66/2017 prevede all’art. 12 (nel

Capo V) un “

corso di specializzazione

in pedagogia e didattica speciale per le attivi-

tà di

sostegno didattico

e l’

inclusione scolastica

”. Il corso, attivato

presso le univer-

sità

autorizzate dal MIUR, è

annuale

e prevede l’acquisizione di

60 crediti formativi

universitari

, comprensivi di almeno

300 ore di tirocinio

. Accedono al corso, previo

superamento di una prova d’accesso, esclusivamente gli aspiranti in possesso della

laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria che abbiano

conseguito

ulteriori 60 crediti formativi universitari

relativi alle didattiche dell’in-

clusione oltre a quelli già previsti nel corso di laurea. Il corso

è

programmato a livello

nazionale dal MIUR in ragione del fabbisogno. Per la

scuola secondaria

il D.Lgs.

59/2017 prevede il superamento di un

concorso pubblico nazionale

e un successivo

percorso formativo triennale

, di cui un primo anno finalizzato al conseguimento

del

diploma di specializzazione

in pedagogia e didattica speciale per le attività di so-

stegno didattico e l’inclusione scolastica, un secondo anno di formazione,

tirocinio e

primo inserimento nella funzione docente

, un terzo anno di

formazione, tirocinio,

e inserimento nella funzione docente

(il numero di ore di tirocinio sono determina-

te con apposito decreto ministeriale)

8

.

8

 La formazione dei docenti di sostegno, inizialmente affidata a

corsi biennali di specializzazione

polivalente

- per alunni con handicap psicofisico e sensoriale (non vedenti e non udenti) - fu

per diversi anni un impegno enorme e in molti casi svolto con qualità e con importanti risultati

formativi. Furono utilizzati corsi istituiti precedentemente con D.P.R. 970/1975 (poi modificati

con D.M. del 24/4/1986) per il personale docente delle scuole aventi particolari finalità (

scuole

speciali

per i bambini da tre a cinque anni affetti da disturbi dell’intelligenza o del comporta-

mento o da menomazioni fisiche o sensoriali). Si trattava di corsi di 1150 ore in due anni, gestiti

dai Provveditorati agli studi o da Enti e Istituti specializzati convenzionati con le Università,

che prevedevano per ogni anno 300 ore di lezione, 150 ore di attività di approfondimento in

gruppi guidati (“

dimensione operativa

”) e 200 ore di tirocinio nelle scuole. Nel 1996 la durata dei

corsi veniva drasticamente ridotta a 450 ore e il titolo di specializzazione diveniva monovalente,

escludendo l’handicap sensoriale (vista e udito) per limitarsi al solo handicap psicofisico (al-

tri corsi, naturalmente, erano rispettivamente indirizzati agli handicap sensoriali); nel 2002 la

formazione dei docenti di sostegno veniva affidata alle università (attraverso le SISS): corsi di

800 ore di formazione in due anni riservati a docenti già abilitati per la sola scuola secondaria