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UNITÀ

2

L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità: inquadramento storico-normativo

31

La crescita delle esigenze di coordinamento tra istituzioni nel territorio ha portato

infine a prevedere, come disposto dalle Linee Guida del 2009, la definizione di

Accor-

di di programma

anche

a livello regionale

.

2.8

Rapida generalizzazione dell’accesso alla scuola e progressivo

aumento della domanda di sostegno

L’accesso degli alunni disabili alla scuola comune fu immediatamente generalizzato

comprendendo – soprattutto nella scuola elementare e anche media – casi gravi e,

a volte, gravissimi. Le certificazioni di situazioni di handicap aumentarono progres-

sivamente negli anni (a volte impropriamente estese a situazioni più di disagio che

di vera e propria disabilità derivante da deficit o patologia).

Il rapporto alunni con

handicap-docenti di sostegno

– inizialmente previsto nella misura massima di un

docente ogni sei alunni, poi passato a

uno ogni quattro

– aumentò molto signifi-

cativamente, con il ricorso a numerosissime deroghe in rapporto alla gravità delle

situazioni.

2.9

L’entità della domanda di sostegno e il problema della

compatibilità economica

Pur aumentando in grandissima misura i casi di

rapporto docente-alunni di uno a due

o uno a uno

, la risorsa rappresentata dal docente di sostegno ha continuato comples-

sivamente a risultare scarsa per la percezione e valutazione della scuola. La necessità

di

contenimento della spesa

da parte del governo ha posto ogni volta il tema delicato

dei tagli di personale di sostegno. Va osservato che, ora come allora, spesso il bisogno

di azione individualizzata nei confronti del bambino o ragazzo con disabilità si rivela

molto superiore a quello che può essere affrontato nell’orario del docente di sostegno.

Né, d’altra parte, può, in genere, l’impegno del docente di disciplina soddisfare nell’u-

nità di tempo dell’ora di lezione le esigenze dell’azione didattica rivolta alla classe e i

necessari requisiti di accuratezza della differenziazione dell’azione didattico-educativa

rivolta all’alunno con disabilità in termini di adeguatezza e di tempo e attenzione a lui

direttamente dedicati.

2.10

Le risorse comunali: il personale educativo-assistenziale.

Collaboratori scolastici specificamente incaricati

All’ente locale compete – oltre ad assicurare i

servizi di trasporto

e l’

accessibilità e

la fruibilità

degli spazi, ecc. – la nomina, in presenza di un alunno in situazione di

handicap con deficit particolarmente grave, di

personale educativo-assistenziale

(L.

104/1992, art. 13; D.Lgs. 297/1994, art. 396, comma 2), la cui azione è indirizzata,

secondo la legge, all’autonomia personale dell’alunno sul piano delle risposte di base

(gli spostamenti, la comunicazione, la cura essenziale di sé: vestirsi, fruire dei servizi

igienici, ecc.). Il D.Lgs. 66/2017 prevede ora una ridefinizione dei profili professio-

nali del personale destinato all’“assistenza per l’autonomia e per la comunicazione