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CAPITOLO

1

Le politiche per il funzionamento

del mercato interno

IN SINTESI

L’Unione europea svolge la sua attività sulla base di disposizioni che delineano le cosiddette po-

litiche comuni. Queste mirano a perseguire gli obiettivi primari dell’Unione, come uno sviluppo

armonioso che riduca il divario tra le differenti aree del territorio europeo (

politica di coesione

economica, sociale e territoriale

) e la definizione di regole che agevolino il funzionamento del

mercato interno (politica della

concorrenza

, politica

commerciale

, politica

economica

, politica

sociale

e

dell’occupazione

, politica

agricola,

politica

dell’ambiente

).

1.1

L’Unione europea e le quattro libertà fondamentali

1.1.1

Le disposizioni dei trattati

Come si è ricordato nel capitolo iniziale di questo volume, l’intenzione degli Stati

firmatari del trattato istitutivo della Comunità economica europea del 1957 era

quello di creare un

mercato comune

in cui, indipendentemente dal suo andamen-

to e dalla sua regolazione, “fosse garantita una

libera circolazione dei prodotti

(merci e servizi)

e dei fattori produttivi

(capitale e lavoro), così da eliminare osta-

coli di tipo protezionistico e da garantire alle economie nazionali maggiori possi-

bilità di espansione”.

Funzionale al raggiungimento di questo obiettivo era la necessità di assicurare le

cosiddette “quattro libertà fondamentali”, vale a dire:

- la libera circolazione delle

merci

;

- la libera circolazione delle

persone

;

- la libera prestazione dei

servizi

;

- la libera circolazione dei

capitali

.

Si stabilì, inoltre, onde realizzare effettivamente un regime liberista, di condurre

una politica economica (europea e nazionale) improntata al principio di economia

di

mercato aperto e in libera concorrenza

, senza la quale, del resto, la libera circolazione

non si sarebbe mai potuta attuare.

Ne derivò l’inserimento delle norme sulla

concorrenza

e sugli

aiuti di Stato

, cioè una

serie di divieti imposti alle imprese e agli Stati membri di tenere comportamenti

che, alterando il gioco della libera concorrenza, ledessero il meccanismo della libera

circolazione.