Previous Page  17 / 24 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 17 / 24 Next Page
Page Background

Q

uesto testo è l’edizione riveduta e corretta di “Principi di Fisiologia e Biofisica della Cellula” di Vanni Ta-

glietti e Cesare Casella [†]: quattro volumetti pubblicati uno dopo l’altro tra il 2004 ed il 2010, che riflette-

vano lo stile e la sostanza delle loro lezioni, svolte per molti anni accademici presso l’Università di Pavia.

Queste lezioni furono svolte nell’area didattica delle Scienze Biologiche e delle Biotecnologie: un

milieu

nel quale

s’intende che la materia fisiologica debba trattare del funzionamento ge-

nerale degli organismi viventi, senza coincidere necessariamente con la

Fisiologia umana. La conoscenza della Fisiologia umana è infatti necessa-

ria per svolgere molte professioni (di Medico, di Farmacista, anche di In-

segnante di scuola secondaria, di Informatore farmaceutico, ecc.), mentre

questa Fisiologia si vuole collocare “a monte” delle Fisiologie per così dire

applicate ed è particolarmente adatta ad uno studente che non escluda di

dedicarsi alla ricerca di base.

La speranza di Taglietti e Casella era insomma di lasciare dietro di sé

una traccia che potesse essere utile in primo luogo ai docenti ed agli stu-

denti del triennio propedeutico dell’Area 05 (Scienze biologiche) e del-

le Biotecnologie, ma anche di altri percorsi formativi che comprendono

un corso di Fisiologia, come la Bioingegneria o le Scienze della Natura e

dell’Ambiente. Essi proponevano un “taglio” espositivo diverso dal tradi-

zionale

verticalismo

con cui viene solitamente impartita la didattica del-

la Fisiologia (

Figura 1

). Non

integrativo,

secondo il solito programma di

partire dall’alto

, cioè dalle funzioni dei grandi sistemi ed apparati (la respi-

razione, la digestione, ecc.), e “scendere verso il basso”, affinando progres-

sivamente l’analisi dei processi fisiologici sino al livello cellulare e moleco-

lare. Non

riduzionista,

secondo l’idea di

partire dal basso,

cioè dagli atomi

e dalle molecole costituitivi della materia vivente, e “salire verso l’alto” se-

condo un gradiente di complessità strutturale e funzionale che magari ar-

rivasse fino al cervello ed alla mente dell’uomo. Il loro proposito era piut-

tosto quello di

partire dal cuore

della materia fisiologica, e cioè dal

livello

delle cellule

, che stanno alla base di tutte le strutture e di tutte le funzioni

dei viventi, e da lì

espandersi in tutte le dir zioni

.

Per portare a termine un compito così impegnativo, per organizzare

in strumento didattico una materia per sua natura così complessa e co-

sì aperta in molteplici direzioni, è stata necessaria un’edizione riveduta e

corretta. Questa ha richiesto l’affettuoso e vigoroso intervento di colleghi

più giovani, particolarmente preparati su aspetti specifici della materia fi-

siologica. Ciononostante, si è dovuto constatare che, in mancanza di un filo

di Arianna che non ci faccia subito smarrire nell’immenso labirinto, è mol-

to difficile mantenere una rotta senza sbandare né verso l’integralismo di

Prefazione

[

] Cesare Casella ci ha purtroppo lasciati, portando con sé tutto il suo sapere ed il suo sottile ed intelligente spirito critico, ancora intatto all’età di

95 anni, il 28 aprile 2014.

AMBIENTE

Organismo

Apparati

Sistemi

Organi

Tessuti

Cellule

Complesse

interazioni

molecolari

Proteine

Geni

Molecole

Atomi

Figura 1

„

Schema dei livelli di comples-

sità che caratterizzano un organismo vi-

vente. Le doppie frecce stanno ad indica-

re che, accanto alle ovvie relazioni cau-

sali “dal basso verso l’alto” (i program-

mi genetici stabiliscono cosa devono fare

le cellule, il funzionamento delle cellule

spiega quello degli organi e degli appa-

rati, ecc.), esistono anche relazioni cau-

sali “dall’alto verso il basso”: l’ambiente

modifica gli organismi, i tessuti regolano

il funzionamento delle cellule e, nell’am-

bito dell’epigenetica, certe proteine con-

trollano l’espressione di molti geni.