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7.7

Forze conservative e non conservative

197

energia interna. Possiamo considerare la forza non conservativa all’interno del siste-

ma – cioè tra il libro e la super!cie – come un

meccanismo di trasformazione

dell’ener-

gia. La forza non conservativa trasforma energia cinetica del sistema in energia in-

terna. Basta stro#nare energicamente le mani tra loro per provare questo risultato!

Le Figure 7.18b e 7.18d mostrano un diagramma a barre dell’energia per la situa-

zione rappresentata nella Figura 7.18a. Nella Figura 7.18b il diagramma mostra che

il sistema possiede energia cinetica nell’istante in cui il libro si stacca dalla mano.

In tale istante assumiamo che il valore dell’energia interna del sistema sia zero. La

Figura 7.18c mostra che l’energia cinetica si sta trasformando in energia interna

appena il libro rallenta a causa della forza d’attrito. Nella Figura 7.18d, dopo che il

libro ha smesso di scivolare, l’energia cinetica è zero e, ora, il sistema possiede solo

energia interna

E

int

. Si noti che durante il processo, l’energia totale, rappresentata

nei diagrammi in rosso, non è cambiata. La quantità di energia interna del sistema

dopo che il libro si è fermato è uguale alla quantità di energia cinetica del sistema

all’istante iniziale. Questa uguaglianza è descritta da un importante principio chia-

mato

conservazione dell’energia.

Approfondiremo questo principio nel Capitolo 8.

Consideriamo ora in maggior dettaglio un corpo che si muove verso il basso in

prossimità della super#cie terrestre. Il lavoro compiuto dalla forza gravitazionale

non dipende dal fatto che il corpo cada verticalmente o scivoli lungo un piano incli-

nato con attrito. L’unica cosa che conta è la variazione di quota del corpo. Invece,

la trasformazione di energia in energia interna dovuta all’attrito sul piano inclinato

dipende dalla distanza percorsa dal corpo. In altre parole, il percorso seguito non

ha importanza quando consideriamo il lavoro compiuto dalla forza gravitaziona-

le, mentre c’è dipendenza dal percorso quando consideriamo la trasformazione di

energia dovuta alle forze di attrito. Possiamo usare questa diversa dipendenza dal

percorso per classi#care le forze come

conservative o non

conservative

. Delle due forze

che abbiamo menzionato, la forza gravitazionale è conservativa mentre la forza di

attrito è non conservativa.

Forze conservative

Le

forze conservative

godono delle due

seguenti proprietà, tra loro equivalenti:

1.

Il lavoro compiuto da una forza conservativa agente su un punto materiale

che si muove tra due punti qualsiasi non dipende dal percorso.

2.

Il lavoro compiuto da una forza conservativa agente su un punto materiale

che descrive un qualsiasi percorso chiuso è nullo. (Un percorso chiuso è una

linea in cui il punto di partenza e il punto di arrivo coincidono.)

La forza gravitazionale è un esempio di forza conservativa; la forza che una mol-

la ideale esercita su un corpo qualsiasi collegato alla molla è un altro esempio di

forza conservativa. Il lavoro compiuto dalla forza gravitazionale agente su un cor-

po che si sposta tra due punti qualsiasi in prossimità della super#cie terrestre è

W

g

=

mg

j

^

·[ (

y

f

y

i

)

j

^

]=

mgy

i

– mgy

f

.

Da questa equazione si nota che

W

g

dipende uni-

camente dalle coordinate

y

iniziale e #nale del corpo ed è quindi indipendente dal

percorso. Inoltre

W

g

è zero quando il corpo si muove lungo una linea chiusa (dove

y

i

=

y

f

).

Nel caso del sistema molla-corpo il lavoro

W

m

compiuto dalla forza elastica è dato

da

W

s

5

1

2

kx

i

2

2

1

2

kx

f

2

(Eq. 7.12). Notiamo che la forza elastica è conservativa dato

che

W

s

dipende solo dalle coordinate

x

iniziale e #nale del corpo e vale zero per

ogni percorso chiuso.

Possiamo introdurre una energia potenziale quando una forza agisce tra i costi-

tuenti di un sistema ma lo possiamo fare solo per le forze conservative. In genera-

le, il lavoro

W

int

compiuto da una forza conservativa su un elemento di un sistema

quando questo si sposta da un punto ad un altro è uguale alla differenza tra l’energia

potenziale del sistema iniziale e quella #nale:

W

int

5

U

i

2

U

f

5 2D

U

(7.24)

Il pedice “int” nell’Equazione 7.24 ci ricorda che il lavoro di cui stiamo parlando è

compiuto da un membro su un altro del sistema e quindi

interno

al sistema, differen-

Prevenire l’errore 7.9

Attenzione alle equazioni che si

somigliano

Confrontiamo l’Equa-

zione 7.24 con l’Equazione 7.20.

Queste equazioni sono simili a

parte il segno negativo, che è spesso

fonte di confusione. L’Equazione

7.20 ci dice che il lavoro positivo

compiuto

da un agente esterno

su un

sistema provoca un aumento dell’e-

nergia potenziale del sistema (senza

variazione di energia cinetica o

energia interna). L’Equazione 7.24

stabilisce che il lavoro compiuto su

un elemento di un sistema da parte

di una forza conservativa

interna ad

un sistema

isolato provoca una dimi-

nuzione dell’energia potenziale del

sistema.

W

Proprietà delle forze

conservative