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Parte II – Competenze disciplinari

www.

edises

.it

A.

Gli atteggiamenti e i comportamenti

B. I testi e i manufatti

C.

I dati statistici e le tabelle

D. Le rappresentazioni e le cognizioni

E. Le persone e gli oggetti

44) Chi ha sistematizzato per la prima volta le tecniche dell’osserva-

zione partecipante senza aver parlato propriamente di osservazione

partecipante?

A.

Bronislaw Malinowski

B. Harold Garfinkel

C.

Laud Humphreys

D. Max Weber

E. Jerome Bruner

45) In quale occasione è bene utilizzare l’osservazione partecipante?

A.

Quando il processo da osservare avviene di frequente

B. Quando il contesto è familiare al ricercatore

C.

Quando il contesto prevede la presenza di numerosi soggetti

D. Quando l’interazione all’interno del contesto coinvolge pochissimi

soggetti

E. Quando il contesto è poco conosciuto e difficilmente accessibile

46) È vero che l’osservazione nascosta deve essere utilizzata quando:

1) all’interno del contesto osservato si adottano comportamenti ille-

gali; 2) all’interno del contesto osservato si adottano comportamenti

che deviano dalla norma morale?

A.

No, per nessuno dei due punti

B. Solo in alcuni casi, per il punto 1

C.

Sì, ma solo per il punto 2

D. Sì, per entrambi i punti

E. Sì, ma solo per il punto 1

47) Chi è il mediatore culturale?

A.

Un professionista che offre consulenze al ricercatore sull’accessibilità

dei contesti di osservazione

B. Un professionista a cui il ricercatore si rivolge quando deve consulta-

re e tradurre i propri appunti per la presentazione della ricerca

C.

Un professionista o un ente a cui si rivolge il ricercatore per trovare i

luoghi più idonei alla sua attività