

Capitolo 2
Materiali e processi costruttivi
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il
polifenilenossido PPO modificato
(denominazione commerciale: Noryl), è
adatto per la realizzazione di manufatti dimensionalmente stabili, con resi-
stenza termica, autoestinguenti. Il PPO è utilizzato per lo più in sostituzione
dei metalli;
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i polimeri Acrilonitrile – Butadiene – Stirene ABS
resistono bene termicamente,
consentono un ottimo stampaggio per iniezione, estrusione e termoformatu-
ra e un buon incollaggio e saldatura;
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i
polimeri di cloruro di vinile PVC
sono materiali termoplastici amorfi e possie-
dono un’ottima resistenza chimica (buona resistenza alla luce ed alle intem-
perie se stabilizzati). È possibile migliorare notevolmente la resistenza all’ur-
to, miscelando materiali plastici flesso-elastici o con il procedimento della
copolimerizzazione. Proprio per queste molteplici e favorevoli caratteristi-
che il PVC possiede un ampio campo di impiego;
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il
polietilene PE
è un materiale termoplastico parzialmente cristallino, caratte-
rizzato da buona resistenza chimica e buone proprietà di isolamento elettri-
co. Dato il conveniente costo e la facilità di trasformazione secondo quasi
tutte le usuali tecnologie, il PE trova oggi un ampio impiego;
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il
polipropilene PP
è un polimero termoplastico ottenuto tramite un processo
di polimerizzazione del propilene. Prodotto estremamente versatile, viene
ampiamente utilizzato, in campo edile, per la realizzazione di tubazioni, mo-
quette, elementi d’arredo, contenitori di varia forma e natura, film per im-
ballaggi;
>
il
polistirene PS
, detto anche
polistirolo, è una particolare materia plastica
ottenuta attraverso la polimerizzazione dello stirene. Grazie alle sue elevate
capacità isolanti e all’estrema leggerezza, ha trovato ampio impiego nel
settore edilizio per la realizzazione di pannelli volti al contenimento dei
consumi energetici o alla riduzione del rumore.
2.3.3.1.1 Le proprietà meccaniche dei materiali plastici
I materiali plastici hanno un modulo di elasticità bassissimo. Il comportamen-
to sforzo-deformazione, fortemente influenzato dal
fluage
, si analizza con la
prova di trazione. Tale prova, secondo la DIN EN ISO 57, serve per verificare
le proprietà del materiale sottoposto a stress monoassiale nel breve periodo. I
parametri da tenere in considerazione durante la progettazione di manufatti
in materiale plastico sono:
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sforzo a trazione
σ
,
rapporto fra la forza applicata al provino e l’area della sua
sezione minima misurate in ciascun istante della prova;
>
sforzo massimo
σ
B
,
sforzo in corrispondenza della forza massima;
>
sforzo alla trazione di rottura
σ
R, sforzo misurato al momento della rottura;
>
sforzo alla trazione di snervamento
σ
S
,
sforzo per il quale la derivata della funzio-
ne che descrive il cambiamento della forza rispetto alla lunghezza (vedi gra-
fico) si annulla per la prima volta;