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Capitolo 2

Materiali e processi costruttivi

99

www.

edises

.it

>

il

polifenilenossido PPO modificato

(denominazione commerciale: Noryl), è

adatto per la realizzazione di manufatti dimensionalmente stabili, con resi-

stenza termica, autoestinguenti. Il PPO è utilizzato per lo più in sostituzione

dei metalli;

>

i polimeri Acrilonitrile – Butadiene – Stirene ABS

resistono bene termicamente,

consentono un ottimo stampaggio per iniezione, estrusione e termoformatu-

ra e un buon incollaggio e saldatura;

>

i

polimeri di cloruro di vinile PVC

sono materiali termoplastici amorfi e possie-

dono un’ottima resistenza chimica (buona resistenza alla luce ed alle intem-

perie se stabilizzati). È possibile migliorare notevolmente la resistenza all’ur-

to, miscelando materiali plastici flesso-elastici o con il procedimento della

copolimerizzazione. Proprio per queste molteplici e favorevoli caratteristi-

che il PVC possiede un ampio campo di impiego;

>

il

polietilene PE

è un materiale termoplastico parzialmente cristallino, caratte-

rizzato da buona resistenza chimica e buone proprietà di isolamento elettri-

co. Dato il conveniente costo e la facilità di trasformazione secondo quasi

tutte le usuali tecnologie, il PE trova oggi un ampio impiego;

>

il

polipropilene PP

è un polimero termoplastico ottenuto tramite un processo

di polimerizzazione del propilene. Prodotto estremamente versatile, viene

ampiamente utilizzato, in campo edile, per la realizzazione di tubazioni, mo-

quette, elementi d’arredo, contenitori di varia forma e natura, film per im-

ballaggi;

>

il

polistirene PS

, detto anche

polistirolo, è una particolare materia plastica

ottenuta attraverso la polimerizzazione dello stirene. Grazie alle sue elevate

capacità isolanti e all’estrema leggerezza, ha trovato ampio impiego nel

settore edilizio per la realizzazione di pannelli volti al contenimento dei

consumi energetici o alla riduzione del rumore.

2.3.3.1.1 Le proprietà meccaniche dei materiali plastici

I materiali plastici hanno un modulo di elasticità bassissimo. Il comportamen-

to sforzo-deformazione, fortemente influenzato dal

fluage

, si analizza con la

prova di trazione. Tale prova, secondo la DIN EN ISO 57, serve per verificare

le proprietà del materiale sottoposto a stress monoassiale nel breve periodo. I

parametri da tenere in considerazione durante la progettazione di manufatti

in materiale plastico sono:

>

sforzo a trazione

σ

,

rapporto fra la forza applicata al provino e l’area della sua

sezione minima misurate in ciascun istante della prova;

>

sforzo massimo

σ

B

,

sforzo in corrispondenza della forza massima;

>

sforzo alla trazione di rottura

σ

R, sforzo misurato al momento della rottura;

>

sforzo alla trazione di snervamento

σ

S

,

sforzo per il quale la derivata della funzio-

ne che descrive il cambiamento della forza rispetto alla lunghezza (vedi gra-

fico) si annulla per la prima volta;