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Parte Prima
Tecnologia e costruzioni
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2.3.3
I materiali edilizi complementari
2.3.3.1 I materiali plastici
Le
materie plastiche
o
resine sintetiche,
dette anche materiali polimerici (il termine
polimero deriva dal greco e vuol dire
che ha molte parti
), sono sostanze formate
da molecole organiche molto grandi derivanti dall’unione, mediante legami
chimici, di piccole unità chiamate monomeri. Queste unità possono essere di
una o più specie.
I prodotti di materiale plastico di uso tecnico contengono generalmente ad-
ditivi, oltre ai polimeri base, allo scopo di migliorare sia il comportamento alla
lavorazione sia le caratteristiche di impiego fisico-chimiche e meccaniche dei
prodotti finiti.
Esistono due grandi classi di plastiche: le
termoplastiche
e le
termoindurenti
. Al
primo gruppo appartengono il polietilene (PE), il polietilene tereftalato (PET),
il polipropilene (PP), il polistirene (PS) e il polivinilcloruro (PVC), al secondo
appartengono le resine (epossidiche e fenoliche) e i poliuretani (PU).
I tipi di lavorazione sono quattro: l’estrusione, lo stampaggio, il soffiaggio e
la calandratura.
I principali gruppi polimerici sono:
>
materiali termoplastici,
che acquistano malleabilità ripetutamente con il calore
sino a scorrevolezza e solidificano per raffreddamento;
>
materiali plastici termoindurenti,
che fondono con il riscaldamento e poi,
prolungando il riscaldamento, riprendono lo stato solido e diventano in-
fusibili;
>
materiali plastici elastomerici,
che presentano un comportamento, in un inter-
vallo di temperatura di impiego intorno alla temperatura ambiente, gom-
moelastico; contengono polimeri reticolati a maglia larga; all’aumentare
della temperatura presentano un comportamento elastomerico sino alla
temperatura limite della degenerazione chimica irreversibile del reticolo-
molecola;
>
materiali termoelastici,
prodotti di materiale plastico che, a temperature supe-
riori al loro ambito di impiego, divengono flessibili, di tipo elastomerico. In
questo stato possono essere formati, ma non divengono scorrevoli sino alla
temperatura limite della degradazione termochimica.
Di seguito verranno sinteticamente definiti i principali materiali polimerici
usati in edilizia:
>
il policarbonato
PC riunisce in sé le molte buone caratteristiche dei metalli, del
vetro e delle materie plastiche come la resistenza all’urto, la trasparenza, la
rigidità, la stabilità dimensionale, l’elevata resistenza termica e la capacità di
trasformazione. È un polimero termoplastico utilizzato, in particolare, per la
realizzazione di manufatti trasparenti. Presenta altre buone caratteristiche
meccaniche quali: l’elevata resistenza meccanica, le eccellenti proprietà elet-
triche, l’innocuità fisiologica, l’ottima permeabilità alla luce;