

130
Parte Seconda
L’universo culturale e la lingua straniera
www.
edises
.it
Un’ultima idea di espansione potrebbe essere un’indagine su una città/
isola tedesca (visto che Goethe sosta sia a Firenze sia in Sicilia e il giornalista
cita la Toscana e l’isola come mete amate dai tedeschi), evidenziandone le
caratteristiche geografiche, le bellezze naturalistiche e/o artistiche, even-
tuali personaggi storici e letterari.
Gli studenti di un istituto ad indirizzo turistico potrebbero continuare con
simulazioni “aziendali” come fiere del turismo, in cui presentare possibili
mete all’estero o in Italia, addetti di agenzie di viaggio in interazione con
possibili clienti su itinerari adatti allo specifico target, predisposizione di un
catalogo (anche online) da parte del team di un operatore turistico.
Unità di apprendimento
3
Il sistema scolastico tedesco attraverso il metodo di
insegnamento di una disciplina
Presentazione del progetto
Uno degli argomenti che non manca mai di essere trattato nei tradizionali
testi di “civiltà” è una panoramica del sistema scolastico tedesco. Purtroppo
è presentato più per una conoscenza “tecnica” che a fini educativi. Infatti
del sistema si conosce la suddivisione in cicli, gli indirizzi, la durata, i vari
esami conclusivi e i requisiti per l’accesso all’università.
Ciò lascia indifferenti gli studenti (se ad uno studente italiano si chiedesse
di spiegare il sistema scolastico vigente nel suo paese, saprebbe solo esporre
un quadro generale e forse non saprebbe con esattezza i termini dell’ulti-
ma riforma) mentre il mondo della scuola dovrebbe essere una tematica
interessante per i discenti, in genere critici, almeno a parole, sul proprio
sistema. Non c’è dubbio che essi hanno spesso l’impressione che il sistema
dell’altro paese sia migliore, per svariati motivi di cui hanno solo sentito
parlare ma non hanno verificato: non vengono assegnati compiti a casa, il
“compito in classe” è un test, più facile e abbordabile anche per gli studenti
più deboli, l’anno scolastico è scandito da pause brevi ma frequenti e così
via. Ma tutte queste affermazioni sono generiche e da approfondire e le
motivazioni a monte andrebbero sviscerate con una riflessione critica mol-
to più seria (il test ha degli indubbi vantaggi, quali l’oggettività, ma anche
gravi limiti: ad esempio, accerta le conoscenze ma non le competenze, veri-
ficabili con prove più articolate; la suddivisione del tempo scolastico in pe-
riodi più brevi è dettata da motivazioni didattiche, ma anche da condizioni
sociali e climatiche diverse). Si ritiene, in generale, che la bontà di un siste-
ma e l’apprezzamento da parte degli studenti dipendano più dall’imposta-
zione della metodologia didattica nel quotidiano che dai suddetti dati. Gli
studenti che hanno avuto l’opportunità di fare esperienze di mobilità in-
dividuale o nell’ambito dei numerosi programmi d’azione europei hanno