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Parte Seconda

L’universo culturale e la lingua straniera

www.

edises

.it

Un’ultima idea di espansione potrebbe essere un’indagine su una città/

isola tedesca (visto che Goethe sosta sia a Firenze sia in Sicilia e il giornalista

cita la Toscana e l’isola come mete amate dai tedeschi), evidenziandone le

caratteristiche geografiche, le bellezze naturalistiche e/o artistiche, even-

tuali personaggi storici e letterari.

Gli studenti di un istituto ad indirizzo turistico potrebbero continuare con

simulazioni “aziendali” come fiere del turismo, in cui presentare possibili

mete all’estero o in Italia, addetti di agenzie di viaggio in interazione con

possibili clienti su itinerari adatti allo specifico target, predisposizione di un

catalogo (anche online) da parte del team di un operatore turistico.

Unità di apprendimento

3

Il sistema scolastico tedesco attraverso il metodo di

insegnamento di una disciplina

Presentazione del progetto

Uno degli argomenti che non manca mai di essere trattato nei tradizionali

testi di “civiltà” è una panoramica del sistema scolastico tedesco. Purtroppo

è presentato più per una conoscenza “tecnica” che a fini educativi. Infatti

del sistema si conosce la suddivisione in cicli, gli indirizzi, la durata, i vari

esami conclusivi e i requisiti per l’accesso all’università.

Ciò lascia indifferenti gli studenti (se ad uno studente italiano si chiedesse

di spiegare il sistema scolastico vigente nel suo paese, saprebbe solo esporre

un quadro generale e forse non saprebbe con esattezza i termini dell’ulti-

ma riforma) mentre il mondo della scuola dovrebbe essere una tematica

interessante per i discenti, in genere critici, almeno a parole, sul proprio

sistema. Non c’è dubbio che essi hanno spesso l’impressione che il sistema

dell’altro paese sia migliore, per svariati motivi di cui hanno solo sentito

parlare ma non hanno verificato: non vengono assegnati compiti a casa, il

“compito in classe” è un test, più facile e abbordabile anche per gli studenti

più deboli, l’anno scolastico è scandito da pause brevi ma frequenti e così

via. Ma tutte queste affermazioni sono generiche e da approfondire e le

motivazioni a monte andrebbero sviscerate con una riflessione critica mol-

to più seria (il test ha degli indubbi vantaggi, quali l’oggettività, ma anche

gravi limiti: ad esempio, accerta le conoscenze ma non le competenze, veri-

ficabili con prove più articolate; la suddivisione del tempo scolastico in pe-

riodi più brevi è dettata da motivazioni didattiche, ma anche da condizioni

sociali e climatiche diverse). Si ritiene, in generale, che la bontà di un siste-

ma e l’apprezzamento da parte degli studenti dipendano più dall’imposta-

zione della metodologia didattica nel quotidiano che dai suddetti dati. Gli

studenti che hanno avuto l’opportunità di fare esperienze di mobilità in-

dividuale o nell’ambito dei numerosi programmi d’azione europei hanno