

Parte III - Simulazioni d’esame
276
12) B.
L’affermazione commerciale del
long playing
(disco microsolco) o LP
risale agli anni ’50 del secolo scorso. Successivamente all’ultimo dopoguerra,
infatti si arrivò al disco microsolco, che aveva una velocità pari a 33,1/3 giri al
minuto (da questo anche il nome di 33 giri) dovuta alla miniaturizzazione del
solco, che elevò la durata di ogni facciata a circa 25 minuti di riproduzione
sonora. Precedentemente all’avvento del disco microsolco, già a partire dall’i-
nizio del ’900 esistevano dei dischi molto rudimentali, incisi da una parte sola,
la cui durata della riproduzione sonora andava da 90 a 120 secondi. Negli anni
’80, infine, il vecchio disco “analogico” in vinile è stato sostituito completa-
mente dal nuovo supporto a lettura laser chiamato compact disc (CD).
13) C.
La Carmen di Bizet appartiene al genere dell’opéra-comique. Questo
genere, nato nel Settecento, era tipicamente francese ed era un misto di dia-
loghi recitati e di musica. Prese il nome dal teatro parigino (Opéra-Comique)
che ne ospitava le rappresentazioni. Le opere appartenenti a questo genere
si caratterizzavano soprattutto per i soggetti leggeri e fantasiosi ispirati al
popolo. I dialoghi parlati, presenti nelle opere di questo genere, avevano la
stessa funzione che il recitativo secco aveva per l’opera buffa italiana, e cioè
quella di far progredire l’azione fra i momenti lirici cantati e la musica. Dopo
il 1870 l’opéra-comique perse le sue caratteristiche originarie, conservando
però l’unica distinzione dei dialoghi parlati, anche se ridotti al minimo. Caso
emblematico fu proprio la Carmen che fu rappresentata per la prima volta nel
1875 nel teatro dell’Opéra-Comique, presentando le caratteristiche richieste
dal genere. Successivamente, parte del dialogo parlato venne adattata a reci-
tativo strumentale dal compositore E. Guiraud e così l’opera entrò subito nel
repertorio degli altri teatri.
14) D.
La forma consueta di pubblicazione dei madrigali nel Cinquecento è
la serie di libri parte. Il madrigale è uno dei primi esempi di musica polifonica
profana, fiorito già dal XIV secolo. Il soggetto era amoroso pastorale mentre la
musica era a due voci (raramente a tre). Dal 1530 in poi il termine madrigale
viene usato per indicare componimenti molto simili alla frottola. In questi
anni, infatti, il madrigale è per lo più a quattro voci, con prevalenza della voce
superiore e uso di scrittura isoritmica. Intorno al 1550 comincia ad essere
anche scritto, cosa che fino a quel momento accadeva solo per la musica sacra.
Il madrigale non era destinato ad esecuzioni davanti al grande pubblico, ma
veniva eseguito per il piacere di chi cantava e solo per pochi ascoltatori. Era
eseguito da pochi solisti, che si sedevano intorno ad una tavola, leggendo la
propria parte su appositi libretti.
15) B.
L’idea che «unico contenuto e oggetto della musica sono forme sono-
re in movimento» è stata enunciata da Eduard Hanslick nel trattato
De bello
musicale
. In quest’opera l’autore, critico musicale e musicologo austriaco,
condanna l’estetica romantica ed il mito dell’unità delle arti. Già dal titolo si
capisce, infatti, che esiste una bellezza propria della musica, che è totalmente