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Parte III - Simulazioni d’esame

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12) B.

L’affermazione commerciale del

long playing

(disco microsolco) o LP

risale agli anni ’50 del secolo scorso. Successivamente all’ultimo dopoguerra,

infatti si arrivò al disco microsolco, che aveva una velocità pari a 33,1/3 giri al

minuto (da questo anche il nome di 33 giri) dovuta alla miniaturizzazione del

solco, che elevò la durata di ogni facciata a circa 25 minuti di riproduzione

sonora. Precedentemente all’avvento del disco microsolco, già a partire dall’i-

nizio del ’900 esistevano dei dischi molto rudimentali, incisi da una parte sola,

la cui durata della riproduzione sonora andava da 90 a 120 secondi. Negli anni

’80, infine, il vecchio disco “analogico” in vinile è stato sostituito completa-

mente dal nuovo supporto a lettura laser chiamato compact disc (CD).

13) C.

La Carmen di Bizet appartiene al genere dell’opéra-comique. Questo

genere, nato nel Settecento, era tipicamente francese ed era un misto di dia-

loghi recitati e di musica. Prese il nome dal teatro parigino (Opéra-Comique)

che ne ospitava le rappresentazioni. Le opere appartenenti a questo genere

si caratterizzavano soprattutto per i soggetti leggeri e fantasiosi ispirati al

popolo. I dialoghi parlati, presenti nelle opere di questo genere, avevano la

stessa funzione che il recitativo secco aveva per l’opera buffa italiana, e cioè

quella di far progredire l’azione fra i momenti lirici cantati e la musica. Dopo

il 1870 l’opéra-comique perse le sue caratteristiche originarie, conservando

però l’unica distinzione dei dialoghi parlati, anche se ridotti al minimo. Caso

emblematico fu proprio la Carmen che fu rappresentata per la prima volta nel

1875 nel teatro dell’Opéra-Comique, presentando le caratteristiche richieste

dal genere. Successivamente, parte del dialogo parlato venne adattata a reci-

tativo strumentale dal compositore E. Guiraud e così l’opera entrò subito nel

repertorio degli altri teatri.

14) D.

La forma consueta di pubblicazione dei madrigali nel Cinquecento è

la serie di libri parte. Il madrigale è uno dei primi esempi di musica polifonica

profana, fiorito già dal XIV secolo. Il soggetto era amoroso pastorale mentre la

musica era a due voci (raramente a tre). Dal 1530 in poi il termine madrigale

viene usato per indicare componimenti molto simili alla frottola. In questi

anni, infatti, il madrigale è per lo più a quattro voci, con prevalenza della voce

superiore e uso di scrittura isoritmica. Intorno al 1550 comincia ad essere

anche scritto, cosa che fino a quel momento accadeva solo per la musica sacra.

Il madrigale non era destinato ad esecuzioni davanti al grande pubblico, ma

veniva eseguito per il piacere di chi cantava e solo per pochi ascoltatori. Era

eseguito da pochi solisti, che si sedevano intorno ad una tavola, leggendo la

propria parte su appositi libretti.

15) B.

L’idea che «unico contenuto e oggetto della musica sono forme sono-

re in movimento» è stata enunciata da Eduard Hanslick nel trattato

De bello

musicale

. In quest’opera l’autore, critico musicale e musicologo austriaco,

condanna l’estetica romantica ed il mito dell’unità delle arti. Già dal titolo si

capisce, infatti, che esiste una bellezza propria della musica, che è totalmente