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Parte Prima

- Elementi di diritto comunitario

Per far fronte a tutto questo, alcuni intellettuali, politici e statisti, tra cui

Robert

Schuman

(ministro degli Esteri francese),

Alcide De Gasperi

e

Konrad Adenauer

(rispettivamente capo del governo italiano e tedesco) avviarono una strategia tesa

all’unificazione politica dell’Europa. Nel maggio del 1948 si tenne all’Aia, presiedu-

to da

Winston Churcill

, il condottiero che guidò l’Inghilterra durante la Seconda

Guerra Mondiale, il

Congresso per l’Europa

, con 800 delegati, dal quale scaturì,

un anno dopo, il 5 maggio 1949, il

Consiglio d’Europa

, la cui principale conquista

sarebbe stata la firma, il 4 novembre 1950, della

Convenzione Europea per la salvaguar-

dia dei Diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali

(CEDU).

Nel frattempo gli Stati Uniti, per favorire la ricostruzione dell’Europa in fun-

zione anti-sovietica e lo sviluppo della stessa industria americana, elaborarono un

programma di aiuti denominato

European Recovery Program

(ERP) o, dal nome del

suo ideatore,

Piano Marshall

. Per gestire tale ambizioso piano, a livello europeo

venne creata, il 16 aprile 1948, l’

Organizzazione europea per la cooperazione

economica

(OECE) con sede a Parigi, cui aderirono diversi Paesi europei, fra i

quali la Germania federale nel 1955. All’OECE fu affidato il compito transitorio di

distribuire gli incentivi finanziari del Piano Marshall, cui affiancare l’avvio del pro-

cesso di liberalizzazione degli scambi tra i Paesi partecipanti, e a tale scopo venne

creata nel 1950 l’

Unione europea dei pagamenti

(UEP).

Sul piano militare, di fronte alla minaccia rappresentata dall’Unione sovietica

che, dopo essersi rifiutata di partecipare al Piano Marshall, estese la sua egemonia

sui Paesi dell’Europa dell’Est e cercò di attuare il blocco dei settori occidentali di

Berlino, gli Stati occidentali europei diedero vita nel 1948 al

Trattato istitutivo

dell’Unione occidentale

tra Belgio, Francia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Regno

Unito, cui aderirono successivamente Italia e Germania (

Unione dell’Europa occi-

dentale

– UEO), e nel 1949 all’

Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico

(NATO), alla quale parteciparono anche gli Stati Uniti e altri Paesi non europei.

1.2 La prima Comunità europea

Se l’OECE e il Consiglio d’Europa rappresentavano momenti di cooperazione

politica e l’Unione occidentale e la NATO avevano finalità prettamente militari,

negli anni Cinquanta del Novecento cominciò a farsi strada l’idea che l’obiettivo di

una pace duratura fra gli Stati potesse essere perseguito con maggiore efficacia attra-

verso un loro riavvicinamento in settori e ambiti definiti ma cruciali. In particolare,

si sottolineò la necessità di un legame stretto e definitivo tra Francia e Germania, da

sempre al centro della patologia dei rapporti tra i Paesi europei. L’idea, elaborata so-

prattutto dal commissario francese al piano per la ricostruzione dell’industria,

Jean

Monnet

, era quella di realizzare una cooperazione fra questi due Paesi nel settore

carbo-siderurgico, chiave della potenza economica e arsenale in cui si forgiavano le

armi.

L’occasione per pubblicizzare il progetto fu un incontro previsto per il 10 maggio

1950 a Parigi fra i ministri degli esteri francese, inglese e americano. Il primo, Robert

Schuman, il 9 maggio pronunciò la famosa

dichiarazione Schuman

, nella quale si