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Parte Prima

- Elementi di diritto comunitario

Con il Trattato di Maastricht l’originaria componente comunitaria (CEE, CECA

ed Euratom, cui si aggiunge il progetto di unione monetaria) si arricchisce di altri

due settori di intervento, nasce così un sistema basato su

tre pilastri del processo

di integrazione

:

– le Comunità europee (

CE

);

– la politica estera e di sicurezza comune (

PESC

);

– la cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni (

CGAI

).

La figura seguente mostra i tre pilastri creati per dividere le politiche dell’Unione

europea in tre aree fondamentali.

2° PILASTRO

Politica estera

e di sicurezza

comune

(PESC)

Metodo

intergovernativo

1° PILASTRO

Comunità

europee

(CE)

Metodo

comunitario

3° PILASTRO

Cooperazione

nei settori della

giustizia e degli

affari interni

(CGAI)

Metodo

intergovernativo

DISPOSIZIONI COMUNI

UNIONE EUROPEA

Il Trattato di Lisbona (2009), nel riassettare l’ordinamento europeo, eliminerà i

pilastri a beneficio di una maggiore semplificazione delle strutture dell’Unione.

Il

primo pilastro

era costituito dall’ordinamento comunitario ed era disciplinato

dalle disposizioni previste dai trattati istitutivi della Comunità europea (che proprio

con il Trattato di Maastricht perdeva formalmente il connotato di comunità esclusi-

vamente economica), della CECA e dell’Euratom.

Il

secondo pilastro

prevedeva l’istituzione di una politica comune, che si col-

locava all’interno dell’Unione pur restando fuori dal quadro comunitario, estesa ai

settori della

politica estera e della sicurezza (PESC)

, basata sull’adozione di una

cooperazione sistematica tra le politiche poste in essere dai governi dei singoli Stati

membri nonché sull’attuazione di

azioni comuni.

Il

terzo pilastro

era volto alla realizzazione della

cooperazione nei settori del-

la giustizia e degli affari interni (CGAI)

, fino ad allora perseguita in modo solo

occasionale e informale attraverso patti conclusi tra gli Stati membri o tra alcuni di

essi.

Nell’ambito del primo pilastro veniva applicato il cd.

metodo

comunitario

,

caratterizzato dal monopolio del diritto d’iniziativa della Commissione, dal ricor-

so generalizzato al voto a maggioranza qualificata in sede di Consiglio, dal ruolo

attivo del Parlamento europeo e dalla uniformità di interpretazione del diritto co-

munitario da parte della Corte di giustizia, mentre veniva marginalizzato il ruolo