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La prova scritta del concorso per dirigenti scolastici

Quesito A.4

Cosa si intende per “parità scolastica”? Quali sono le regole fondamentali cui sono

tenute le scuole paritarie?

Il principio costituzionale della libertà di educazione trova realizzazione nel sistema

nazionale dell’istruzione attraverso il quadro unificante delle norme generali sull’i-

struzione di competenza dello Stato al quale fanno capo sia la rete territoriale delle

scuole statali sia la rete territoriale delle scuole che hanno avuto il riconoscimento

della parità.

Ai sensi della legge n. 62/2000, le scuole private e quelle degli enti locali sono rico-

nosciute come paritarie ed abilitate al rilascio di titoli di studio aventi valore legale

purché rispettino una serie di condizioni. Devono adottare un progetto educativo

in armonia con i princìpi della Costituzione e con gli ordinamenti e le disposizioni

vigenti; accogliere chiunque richieda di iscriversi accettandone il progetto educativo,

compresi gli alunni con disabilità o in condizioni di svantaggio; avere bilanci pubbli-

ci, locali, arredi e attrezzature idonee, organi interni improntati alla partecipazione

democratica, insegnanti forniti del titolo di abilitazione all’insegnamento e assunti

nel rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro; sottoporsi alle valutazioni

operate dal Sistema nazionale di valutazione secondo gli standard stabiliti per le

corrispondenti scuole statali (art. 4); costituire corsi completi.

Il riconoscimento della parità, previo accertamento dei requisiti, compete al

Direttore dell’Ufficio scolastico regionale; con D.M. n. 83 del 10 ottobre 2008 furono

emanate le “

Linee guida per l’attuazione del decreto ministeriale contenente la disciplina delle

modalità procedimentali per il riconoscimento della parità scolastica e per il suo mantenimento

”.

La legge n. 107/2015 (art. 1, comma 152) impegna il Ministero ad attivare un

piano straordinario di verifica della permanenza dei requisiti per il riconoscimento

della parità scolastica, con particolare riferimento alla coerenza del Piano triennale

dell’offerta formativa nonché al rispetto di: regolarità contabile, pubblicità dei bilan-

ci, legislazione in materia di contratti di lavoro.

Il piano straordinario è diretto prioritariamente alle istituzioni scolastiche secon-

darie di secondo grado caratterizzate da un numero di diplomati che si discosta

significativamente dal numero degli alunni frequentanti le classi iniziali e interme-

die.

Quesito A.5

Qual è lo stato attuale dell’obbligo scolastico e formativo?

La legge n. 53/2003 (c.d. riforma Moratti) previde il prolungamento sia del periodo

di “istruzione” (inteso come obbligo scolastico) sia della più vasta formazione: nasce-

va il diritto-dovere di istruzione e formazione per almeno dodici anni o, comunque,

sino al conseguimento di una qualifica entro il diciottesimo anno di età.

L’obbligo dell’istruzione è di dieci anni e viene assolto con il conseguimento di un

diploma di scuola superiore o di una qualifica professionale.