Previous Page  27 / 32 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 27 / 32 Next Page
Page Background

www.

edises

.it

Punto A

Normativa riferita al sistema educativo di istruzionee di formazione e agli ordinamenti

degli studi in Italia con particolare attenzione

La materia indicata nel punto a), dalla formulazione così generica, è, in realtà, di portata

enciclopedica.

Per dare ordine alla presentazione dei quesiti, essi sono stati raggruppati nei seguenti

sottoinsiemi:

A.

I – Il sistema nazionale di istruzione e formazione

A.

II – L’autonomia scolastica

A.

III – Normativa per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo

A.

IV - Normativa per la scuola del secondo ciclo dell’istruzione

A.

V – Normativa per gli alunni con BES

Sezione I

Il sistema nazionale di istruzione e formazione

Quesito A.1

Si delinei il diritto all’educazione e all’istruzione contenuto nella Costituzione ita-

liana.

La Costituzione pone in capo ai genitori il dovere-diritto di mantenere, istruire ed

educare i figli (art. 30).

Rispetto a questo dovere-diritto lo Stato, gli organi della Repubblica, le altre

compagini sociali agiscono in maniera sussidiaria: sono chiamati a disporre quan-

to occorre ai genitori perché adempiano, in libertà e responsabilità, il loro dovere

dell’istruzione dei figli.

Dall’altra parte, l’art. 33 al secondo comma afferma che la Repubblica detta le norme

generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi; lo stesso

articolo prevede, inoltre, la libertà di insegnamento.

Il diritto all’apprendimento è declinato anzitutto come diritto di accedere libera-

mente al sistema scolastico, enucleabile dall’art. 34: “

La scuola è aperta a tutti

”.

La finalità è quella di assicurare a tutti i cittadini l’eguaglianza dei punti di par-

tenza (art. 3): è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico

e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono

il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori

all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.