Capitolo
2
L’insegnamento delle lingue straniere nella scuola secondaria
11
Insieme al riordino dei licei sono stati regolamentati anche gli
istituti tecnici,
che offrono attualmente percorsi di studio in 2 settori:
>
il settore economico, articolato in 2 indirizzi;
>
il settore tecnologico, articolato in 9 indirizzi.
Gli
istituti professionali
offrono percorsi di studio in 2 settori:
>
il settore dei servizi, articolato in 5 indirizzi;
>
il settore industria e artigianato.
I corsi di studio degli
Istituti professionali
e
Istituti industriali
hanno la durata di
5 anni e si concludono con il conseguimento del diploma di istruzione secon-
daria superiore (gli istituti professionali offrono anche percorsi triennali per il
conseguimento di un diploma di qualifica).
Per gli
Istituti professionali
e
Istituti industriali
alcune delle novità introdotte sono:
>
l’orario settimanale di 32 ore effettive più alcune ore di laboratorio;
>
l’incremento delle ore di insegnamento della lingua inglese (nei tecnici);
>
il potenziamento di stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro (nei professionali);
>
la costituzione di dipartimenti e di un comitato tecnico-scientifico come arti-
colazioni del Collegio dei docenti.
La riforma è stata applicata in maniera graduale a partire dall’a.s. 2010/2011.
2.3
Formazione del curricolo nella scuola secondaria :
prescrittività e discrezionalità
Le
Indicazioni Nazionali per la formazione del curricolo del 2004
, allegate al decre-
to legislativo n. 59 recante la
“definizione delle norme generali relative alla scuola
dell’infanzia e al primo ciclo d’istruzione”
, provocarono fortissime polemiche e la
richiesta del suo ritiro da parte di quasi tutto il mondo della scuola.
Esse furono fortemente volute dal ministro Moratti nella convinzione che le
innovazioni contenute, quali
il portfolio delle competenze
e l’introduzione del
tutor
,
avrebbero rinnovato la scuola italiana portandola in linea con i più avanzati
paesi europei.
Il successivo cambio di scenario elettorale del 2006, che portò al Governo Prodi
in sostituzione di quello Berlusconi, innestò una non breve interruzione del
processo di Riforma e il conseguente tentativo da parte del nuovo Governo di
modificare parti salienti della Riforma Moratti.
Dopo che, per mancanza di fondi, era stata bloccata l’introduzione del
tutor
,
con la legge finanziaria 2007 fu introdotto l’innalzamento a 10 anni dell’obbli-
go scolastico e con decreto-legge furono reintrodotti nel sistema dell’istruzione