Metodi e strumenti per l’insegnamento e l’apprendimento della fisica
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È soprattutto a quest’ultima fase che dedicheremo la maggior
parte del testo presentando i risultati della ricerca sperimen-
tale in didattica della fisica, nei suoi aspetti più consolidati e
condivisi dalla comunità internazionale. Il termine
sperimen-
tale
indica la dimensione di ricerca sul campo; i numerosi
dati raccolti in situazioni di insegnamento e di apprendimen-
to spesso selezionate, non strettamente laboratoriali ma in
ogni caso di sperimentazione didattica; i tentativi di mettere
in atto l’innovazione in situazioni di ricerca-azione.
Al professor Paolo Guidoni, coordinatore di diversi proget-
ti di ricerca nazionali in didattica della fisica è affidato, nel
capitolo 5, il compito di descrivere a grandi linee il modello
cognitivo che va mettendo a punto in parallelo alla ricerca
sul campo, modello che ha costituito un riferimento costante
per le ricerche svolte dai curatori di questo volume.
Nel capitolo 6 presentiamo due proposte di insegnamento dai
4 ai 16 anni rispettivamente sui temi
Luce e visione
e
Movimento
,
sui quali abbiamo lavorato negli anni da diverse prospettive, an-
dando direttamente nelle classi, confrontandoci fra di noi e con
ricercatori italiani e stranieri, insegnando in corsi di formazione
dei docenti. Il capitolo 7 esemplifica sia aspetti di carattere lon-
gitudinale della programmazione/gestione didattica delle pro-
poste – presentando il percorso seguito da una classe di scuola
secondaria inferiore in due anni di sperimentazione –, sia aspet-
ti contestuali della mediazione didattica, analizzando alcuni epi-
sodi tratti da un percorso nella scuola primaria.
L’ultimo capitolo (capitolo 8) propone alcune riflessioni sul
problema della valutazione a cura della professoressa Miche-
la Mayer. Si tratta di un tema molto complesso, qui accennato
per sottolineare l’importanza di una valutazione che sia coe-
rente con gli obiettivi dichiarati, con le competenze che si ri-