Table of Contents Table of Contents
Previous Page  34 / 36 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 34 / 36 Next Page
Page Background

20

Parte Prima

 Elementi di progettazione per una lezione efficace

Appare evidente che processi di assimilazione e processi di accomodamen-

to sono fenomeni complementari: ad ogni assimilazione deve corrisponde-

re un accomodamento.

L’equilibrio che si stabilisce tra i due processi è di tipo dinamico, carat-

terizzato cioè dal passaggio da schemi mentali inferiori a schemi mentali

superiori.

Lo schema del battere, ad esempio, si evolve e si trasforma a mano a

mano che il bambino matura nuove esperienze: un bambino che è so-

lito battere sul pavimento oggetti che, per dimensioni, possono essere

contenuti nel pugno della mano, nel momento in cui si trova, invece,

di fronte a un oggetto nuovo e più grande, è costretto ad adattare il

proprio comportamento alla nuova situazione; accomoda, quindi, gli

schemi di prensione posseduti ed esercita nuovi coordinamenti senso-

motori.

Lo schema primitivo del battere, di fronte a una nuova esperienza, ha assi-

milato nuovi dati e, scoperte nuove posizioni delle dita, della mano e nuovi

livelli di motricità fine, si è trasformato secondo un nuovo schema più adat-

to alla situazione reale.

2.4

 Attività imitative e attività di gioco

Schemi senso-motori e schemi di spiegazione si evolvono mediante l’attività

adattiva del soggetto all’ambiente.

L’equilibrio tra processi di assimilazione e processi di accomodamento, fa-

vorendo la comprensione di fatti e fenomeni, favorisce una flessibilità del

pensiero che diventa sempre più evoluto.

Attività imitative e attività di gioco sollecitano nel bambino la capacità di

cogliere la pluralità degli aspetti che caratterizzano l’ambiente circostante,

consentendogli di acquisire maggiori conoscenze su “come sono” e “come

funzionano” le cose.

Il bambino fin dai primi mesi di vita riproduce suoni, gesti, movimenti se-

condo i modelli che gli vengono proposti dagli adulti.

Egli coordina i diversi schemi mentali posseduti: tattili, visivi, sonori, ci-

nestetici, e impara ad imitare comportamenti e attività che favoriscono la

comunicazione con gli adulti e consentono livelli di adattamento sempre

più adeguati alle situazioni e ai problemi emergenti dall’ambiente.

L’attività imitativa del bambino, sporadica nei primi due mesi e caratteriz-

zata successivamente da vari tentativi di ripetizione dei comportamenti più

frequentemente osservati nel suo ambiente, diventa sempre più sistematica

intorno al compimento del primo anno di età, quando cioè il soggetto in

età evolutiva, gradualmente, passa da movimenti massivi e grossolani a mo-

vimenti più differenziati degli arti.