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Parte Prima
Elementi di progettazione per una lezione efficace
ressa soprattutto di attribuire un vero significato a tali rapporti, consideran-
doli quale descrizione del modo di funzionare del pensiero, quando questo
ha raggiunto un grado di sviluppo elevato.
La logica formale generale e astratta, quindi, va a costituire il modello delle
operazioni che il pensiero dovrebbe essere in grado di compiere quando
ha raggiunto un grado di sviluppo più elevato e si identifica con la logica
simbolica.
Quest’ultima costituisce, pertanto, una assiomatica, ovvero una premessa
evidente della ragione.
Problema essenziale, quindi, è la conoscenza dei processi mediante cui il
pensiero è in grado di funzionare in rapporto a una logica simbolica.
Tali processi si vanno a delineare nelle diverse fasi dello sviluppo, nel corso
dell’età evolutiva.
La conoscenza delle diverse fasi dello sviluppo e la conoscenza delle moda-
lità di passaggio da schemi mentali semplici a schemi mentali più complessi
ha consentito a Piaget di individuare alcune analogie tra il modo di pensare
dei bambini e il modo di pensare degli uomini all’inizio del loro sviluppo
storico-scientifico.
2.2
L’ipotesi della continuità evolutiva
Il metodo dell’osservazione sistematica a carattere quasi sperimentale adot-
tato da Piaget, comprensivo del metodo “critico” – collocare il soggetto in
situazione “critica” o problematica – e del colloquio “clinico”, si avvale di
alcune ipotesi fondamentali che ne orientano le procedure operative e che
possono essere così sintetizzate:
››
l’ipotesi di una continuità tra adattamento riflesso, adattamento abitudi-
nario e adattamento intelligente;
››
l’ipotesi relativa all’adattamento inteso come equilibrio dinamico tra
processi di assimilazione e processi di accomodamento;
››
l’ipotesi relativa al prevalere di processi di accomodamento nelle attività
imitative svolte dai bambini, mentre nelle attività di gioco prevarrebbero
processi di assimilazione.
L’indagine sperimentale svolta da Piaget, quindi, appare contestuale a una
costruzione teoretica che ne costituisce la guida più sicura e che serve da
chiave interpretativa dei dati raccolti.
Essa si fonda su alcuni principi che costituiscono i motivi conduttori dell’o-
pera dello psicologo:
››
l’ipotesi dell’egocentrismo e del realismo infantile;
››
l’ipotesi relativa alla contrapposizione tra pensiero irreversibile e pensie-
ro reversibile o operatorio.