Previous Page  50 / 52 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 50 / 52 Next Page
Page Background

www.

edises

.it

330

Libro III

Diritto dell’Unione europea

infatti, di soli due lunghi articoli modi cativi: il primo retti ca il

Trattato sull’Unio-

ne europea

(TUE) e il secondo riforma il Trattato istitutivo della Comunità euro-

pea (TCE). In pratica, rimangono due i trattati europei, anche se il secondo cambia

denominazione e da TCE si trasforma in

Trattato sul funzionamento dell’Unione

europea

(TFUE).

1.10

L’adesione di nuovi Stati all’Unione europea e la Brexit

Gli Stati rmatari degli originari accordi istitutivi delle Comunità europee erano

solo 6 (Francia, Germania, Italia, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi), mentre quelli

attualmente aderenti sono 27.

Il 1° gennaio 1973, infatti, aderirono alle Comunità 3 Stati del Nord Europa, il Re-

gno Unito, l’Irlanda e la Danimarca. Con una consultazione referendaria tenutasi

23 giugno 2016, i cittadini britannici hanno, però, votato a maggioranza per l’uscita

dall’Unione (la cosiddetta

Brexit

) e il 29 marzo 2017 è stata uf cialmente presentata

la richiesta per avviare la procedura per abbandonare l’organizzazione, disciplinata

dall’art. 50 TUE. A seguito delle elezioni generali del 12 dicembre 2019, e della vit-

toria del Partito Conservatore, con maggioranza assoluta dei seggi, è stata di fatto

spianata la strada per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, avvenuta il 31

gennai

o 2020.

Dopo i 3 Stati nordici il successivo Paese ad aderire fu la Grecia, il 1° gennaio 1981,

cui seguirono il 1° gennaio 1986 i due Stati della penisola iberica, la Spagna e il Por-

togallo. Il 1° gennaio 1995 è stata la volta di Austria, Finlandia e Svezia.

Un allargamento di notevoli proporzioni si è avuto il 1° maggio 2004 con l’ingresso

in contemporanea di ben 10 Stati: Ungheria, Repubblica ceca, Cipro, Malta, Polonia,

Slovacchia, Estonia, Lettonia, Lituania e Slovenia. Le ultime adesioni sono state quel-

le della Romania e della Bulgaria (1° gennaio 2007) e della Croazia (1° luglio 2013).