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Parte Prima

Introduzione

TRACCE A RISPOSTA APERTA

1) Che cosa deve necessariamente contenere il regolamento della polizia locale e da

quale organo politico dell’ente locale deve essere adottato?

Per la disciplina del servizio di polizia municipale i Comuni, singoli o associati, adottano

obbligatoriamente un regolamento che deve, in particolare, contenere disposizioni intese a

stabilire (art. 4 L. 65/1986):

- che le attività vengano svolte in uniforme;

- che i distacchi e i comandi siano consentiti soltanto quando i compiti assegnati ineriscano

alle funzioni di polizia municipale e purché la disciplina rimanga quella dell’organizzazio-

ne di appartenenza;

- che l’ambito delle attività sia quello del territorio dell’ente di appartenenza o dell’ente

presso cui il personale è stato comandato;

- che le missioni fuori dal territorio dell’ente di appartenenza siano autorizzate per soli fini

di collegamento delle attività di polizia che non possono esaurirsi all’interno di un singolo

Comune, esigendo il coordinamento delle attività di polizia municipale di più Comuni,

oppure per fini di rappresentanza;

- che le operazioni esterne di polizia di iniziativa dei singoli durante il servizio siano ammes-

se esclusivamente in caso di necessità dovuto alla flagranza dell’illecito commesso nel

territorio di appartenenza;

- che le missioni esterne per soccorso in caso di calamità e disastri o per rinforzare altri Cor-

pi e servizi in particolari occasioni stagionali o eccezionali, siano ammesse previa esisten-

za di appositi piani o di accordi fra le amministrazioni interessate, e di esse va data previa

comunicazione al Prefetto.

Il Regolamento di polizia locale, la cui adozione spetta al Consiglio, rappresenta il perno at-

torno al quale prende corpo la struttura organizzativa, definendo altresì:

- il contingente numerico degli addetti al servizio secondo criteri di funzionalità e di econo-

micità, in rapporto al numero degli abitanti del Comune e ai flussi della popolazione, alla

estensione e alla morfologia del territorio, alle caratteristiche socio-economiche della co-

munità locale;

- il tipo di organizzazione territoriale della struttura, tenendo conto della densità della popola-

zione residente e temporanea, della suddivisione dell’ente stesso in circoscrizioni territoriali;

- l’eventuale armamento degli addetti al servizio e la tipologia di armi in dotazione;

- i servizi da espletarsi obbligatoriamente con armi per la tutela degli operatori.

2) Qual è la normativa di riferimento per ciò che attiene l’armamento della polizia lo-

cale e cosa prevede?

La normativa di riferimento per ciò che attiene l’armamento della polizia locale è contenu-

ta nella L. 7-3-1986, n. 65, in particolare nell’articolo 5, co. 5. Quest’ultimo prevede che gli

appartenenti al Corpo di polizia municipale e locale, ai quali è stato riconosciuto lo

status

di

agente di pubblica sicurezza da parte del Prefetto, possano portare, senza licenza e nell’am-

bito territoriale di competenza, le armi di ordinanza previste dai regolamenti di polizia locale,

solo se in materia è stata assunta apposita deliberazione del Consiglio dell’ente. Il D.M. 4-3-

1987, n. 145 disciplina altresì la tipologia, il numero delle armi in dotazione al corpo o servi-

zio e l’accesso ai poligoni di tiro per l’addestramento al loro uso. Il conferimento della qua-