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34

Valutazione radiografica convenzionale delle patologie reumatologiche

Capitolo

6

Le

erosioni

corticali subcondrali indotte dal pan-

no sinoviale rappresentano il primo segno radiogra-

fico diretto e specifico dell’artrite reumatoide. L’ero-

sione marginale, dovuta all’invasione del panno si-

noviale in corrispondenza di una piccola zona arti-

colare interposta fra il margine esterno della cartila-

gine articolare e il punto di inserzione della capsula

articolare (area “nuda”), viene definita come un di-

fetto circoscritto a margini ben definiti e netti, priva

di reazione osteosclerotica (“a colpo d’unghia o “a

morso di topo”,

Figura 6.2

). L’evolvere della malat-

tia e la progressiva distruzione della cartilagine jalina

e della superficie articolare, dalla periferia al centro,

da parte del panno sinoviale determinano la com-

parsa delle erosioni centrali dell’osso subcondrale.

Le erosioni centrali, unitamente alle sollecitazioni

meccaniche che agiscono sulla superficie articolare,

possono costituire una via di diffusione del panno si-

noviale nell’osso subcondrale, ove si realizzano am-

pie aree di osteolisi da riassorbimento osteostruttu-

rale. Per un meccanismo di “decompressione artico-

lare” attraverso la breccia che si è creata per lo sfon-

damento della lamina subcondrale, il liquido sino-

viale può raccogliersi nella cavità ossea che si è crea-

ta dalla progressione del panno fino a formare cavità

cistiche subcondrali che, per la loro lenta evoluzio-

ne, possono apparire circondate da un sottile orletto

sclerotico all’esame radiologico standard. Nelle fasi

più tardive si associano erosioni compressive da so-

vraccarico meccanico e riassorbimenti scheletrici da

usura, con tipico interessamento delle articolazioni

metacarpofalangee. Il

disassamento

o la

deviazio-

ne

e il

disallineamento parziale

(

sublussazione

) o

totale

(

lussazione

) dei capi articolari rappresentano

la conseguenza del grave danno articolare e delle le-

sioni tendinee e capsulo-legamentose e delle solleci-

tazioni statiche e meccaniche, che possono dipende-

re anche da alterazioni funzionali muscolari (

Figura

6.3

). Nell’artrite reumatoide la deviazione da lussa-

zione e le deformità da alterato allineamento artico-

lare delle dita sono reperti abbastanza abituali. I tipi

più frequenti di lussazione sono quelli che interessa-

no le articolazioni metacarpofalangee, che compor-

tano la tipica deviazione ulnare delle dita e la sublus-

sazione e flessione palmare delle falangi. L’associa-

zione della deviazione ulnare delle dita con quel-

la radiale del polso determina la deformità a “zig-

zag” della mano. Le deformità delle dita sono deter-

minate da iperestensione o flessione articolare obbli-

gata, in seguito alla perdita dell’equilibrio dell’azio-

ne dei tendini e della funzione di contenimento del-

le capsule e dei legamenti. Le deformità più caratte-

ristiche delle dita della mano sono quelle “

en bou-

tonnière

”, determinate da flessione dell’articolazione

interfalangea prossimale associata ad iperestensio-

ne dell’articolazione interfalangea distale, e quella “a

collo di cigno”, da iperestensione dell’articolazione

interfalangea prossimale e flessione della articolazio-

ne interfalangea distale. Meno frequente è la lesione

che determina il “dito a martello” (o “dito cadente”),

da instabilità dell’articolazione interfalangea distale,

conseguente a rottura dell’inserzione distale dei ten-

dini estensori. Le alterazioni dell’allineamento arti-

colare del polso possono comparire anche nelle pri-

me fasi della malattia, in rapporto al precoce coin-

volgimento flogistico delle numerose strutture cap-

sulo-legamentose e cartilaginee, deputate alla nor-

Figura 6.2

L’esame mostra la presenza di erosione cortica­

le marginale a carico della base della falange prossimale sul

versante radiale in paziente con artrite reumatoide. Si associa,

inoltre, assottigliamento della corticale a carico della testa del

metacarpo con aspetto di lesione “punto-linea”.