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CAPITOLO

1

Scienza, chimica e società

7

La chimica dunque cerca di comprendere la materia, la sua composizione ed il suo

comportamento.

Questi quesiti trovano origine nell’antichità, portandoci, in particolare, ai filosofi

dell’antica Grecia (Leucippo, Democrito Empedocle e Platone

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) con lo sviluppo del-

le loro teorie sugli elementi e con l’introduzione del concetto di atomo da parte di

Platone. Il concetto di atomo viene rivisto da Dalton nel 1800, che ha introdotto la

moderna teoria atomica, su cui sono state costruite le successive conoscenze in am-

bito chimico.

Nonostante la chimica abbia contribuito ad elevare la qualità della vita, la percezione

odierna è per lo più negativa; di conseguenza tutto ciò che è chimico (o sintetico) è

considerato cattivo, mentre tutto ciò che è “naturale” o “biologico” è buono. Sia la

definizione del vocabolario sia il significato comune attribuito all’aggettivo chimico

in contrapposizione a ciò che è naturale si fondano su una scorrettezza di base: chi-

mico deve essere detto di qualsiasi sostanza, in quanto materia o composto costituito

da elementi di base (gli atomi). Viceversa, i composti chimici possono essere naturali,

cioè esistenti in natura, o artificiali, vale a dire prodotti dall’uomo e non naturalmen-

te presenti nel mondo che conosciamo. A dimostrazione dell’utilizzo erroneo, pur

tuttavia esteso, di questi termini vi è l’incredibile diffusione di “prodotti biologici”,

percepiti dal consumatore come cibi sani, in cui il termine “biologico”

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“suggerisce”

che il frutto non sia stato trattato con composti chimici.

Eppure, una mela è un prodotto biologico (naturale)

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, in quanto frutto derivante

da un processo naturale e non introdotto artificialmente dall’uomo, sia che venga

prodotta senza alcun trattamento da parte del coltivatore, sia che vengano utilizzati

additivi, pesticidi o concimi dal frutticoltore. Quando piove o quando il coltivatore

irriga il campo, i meli vengono trattati “naturalmente” (pioggia) o artificialmente

(irrigazione) con l’acqua, che non è altro che un composto chimico (naturale). Mi

sembra significativo riportare il seguente intervento di un alunno di classe quinta di

una scuola primaria, dopo che l’insegnante di scienze aveva proposto alla classe un

percorso didattico sugli elementi chimici e sulla struttura atomica:

Ora ho chiaro cos’è la chimica: ora so che la chimica è tutto, e anche quando mangio o bevo ingurgito

atomi (F., classe V).

Per prima cosa, quindi sarebbe necessario mettere un po’ d’ordine nelle definizioni e

negli aggettivi diffusi per attirare (o spaventare) i cittadini e i consumatori. Chimico

è tutto ciò che costituisce la natura, che forma l’uomo o la donna e tutta la materia

che ci sta intorno. Chimici sono anche molti composti artificiali non esistenti in natu-

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 Poiché il programma ministeriale della quinta classe della scuola primaria prevede lo studio

della civiltà greca, potrebbe essere interessante introdurre la teoria atomica di Platone, nonché

la rappresentazione grafica dei quattro elementi – terra, acqua, aria e fuoco – con forme geo-

metriche regolari in un percorso interdisciplinare che includa la geometria solida, anch’essa

introdotta nel programma di geometria.

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 Il dizionario Zanichelli riporta la seguente definizione: “biologico”: relativo alla biologia, cioè

alla scienza che studia i fenomeni comuni a tutti gli esseri viventi, animali e vegetali.

18

 Nei paesi anglosassoni l’espressione equivalente al nostro “cibo biologico” è “organic food”. An-

che qui si assiste ad un utilizzo scorretto del termine “organic”, che significa “organico”, dal diziona-

rio Zanichelli, cioè relativo al mondo animale o vegetale.