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Guida all’esame di abilitazione alla
professione di Chimico
L’abilitazione alla professione di Chimico è disciplinata dal DPR 328/2001 e, per con-
seguirla, è necessario superare il relativo Esame di Stato. In seguito il chimico abilitato
può iscriversi all’albo professionale. In particolare, nell’albo professionale dell’ordine dei
chimici sono istituite la
sezione A
e la
sezione B
. Agli iscritti nella sezione A spetta il titolo
professionale di
chimico
, mentre agli iscritti nella sezione B spetta il titolo professionale di
chimico iunior
:
Per l’ammissione all’Esame di Stato della sezione A è richiesto il possesso della laurea spe-
cialistica in una delle seguenti classi: Classe 62/S - Scienze chimiche; Classe 81/S - Scienze
e Tecnologie della Chimica industriale; Classe 14/S - Farmacia e Farmacia industriale.
Per l’ammissione all’Esame di Stato della sezione B è richiesto, invece, il possesso della
laurea specialistica in una delle seguenti classi: Classe 21 - Scienze e Tecnologie chimiche;
Classe 24 - Scienze e Tecnologie farmaceutiche.
L’esame di Stato, sia per la sezione A che per la sezione B, è articolato nelle seguenti prove:
>
>
una prima prova scritta su argomenti di chimica applicata;
>
>
una seconda prova scritta su argomenti di chimica industriale o farmaceutica a scelta
del candidato;
>
>
una prova orale sulle materie oggetto delle prove scritte e su legislazione e deontologia
professionale;
>
>
una prova pratica consistente in analisi chimiche.
Le prove scritte
Per le prove scritte è previsto che il candidato svolga un elaborato scegliendo fra tre trac-
ce. A discrezione della commissione esaminatrice, tuttavia, la rosa delle tracce può essere
ampliata.
Considerando che la commissione può essere composta da professori universitari, dirigen-
ti di laboratori chimici provinciali, dirigenti di grossi complessi industriali e professionisti
iscritti all’albo, è opportuno che il candidato si prepari su tutti gli argomenti di competen-
za dei vari potenziali membri.
Durante lo svolgimento della prova è importante che il candidato legga attentamente la
traccia, in modo da mettere a fuoco l’argomento da trattare ed evitare il rischio di “uscire
fuori tema”.
Una “scaletta” costituita da
introduzione, trattazione dell’argomento
e
conclusione
può essere di
grande aiuto per stabilire il giusto numero di righe da dedicare a ciascuna parte. Se le trac-
ce sono di natura tecnica (descrizione di un metodo o di una procedura), è bene inserire
anche una parte teorico-introduttiva, attraverso la quale far capire a chi deve valutare che
l’argomento è padroneggiato a pieno.