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RISPOSTE COMMENTATE

CAPITOLO

37

Patologia clinica

751

RISPOSTE COMMENTATE

Patologia clinica

1) B.

La più efficace, precisa diagnosi di DNA comporterebbe l’analisi dei due geni L-iduronidasi in un individuo, cercando

qualsiasi cambiamento di sequenza di DNA (sostituzioni, delezioni, duplicazioni) che altererebbe la funzione della proteina

L-iduronidasi. Forme alternative di un gene sono chiamate alleli, e un allele che è cambiato durante la trasmissione da genitore

a figlio può essere chiamato allele mutante. Molte caratteristiche umane sono codificate da geni che occupano ciascuno una

particolare sede o locus su un cromosoma. I geni sono costituiti da segmenti di DNA che codificano l’RNA. All’interno delle

regioni codificanti ci sono segmenti di DNA che vengono trascritti e poi tradotti in proteina (esoni), e quelli che sono trascritti

ma rimossi da RNA splicing (introni). Se una mutazione del DNA produce una malattia attraverso la sua proteina alterata, come

la mutazione del gene L-iduronidasi nella sindrome di Hurler, il gene mutante può essere chiamato anormale. Gli autosomi (dal

cromosoma umano 1 al 22) e i cromosomi X nelle femmine hanno due loci omologhi in ogni individuo, ospitando due alleli

identici (omozigoti) o diversi (eterozigoti). I maschi hanno un solo cromosoma X e spesso solo un allele per ogni cromosoma

sessuale perché il cromosoma Y ha materiale di codifica minimo. Il completo set di materiale genetico (tutti i geni e loci) in

ogni specie biologica è chiamato genoma.

2) B.

Nel modello classico a doppia elica del DNA proposto da Watson e Crick, le basi puriniche (adenosina e guanina) e le basi

pirimidiniche (citosina e timina) collegate allo zucchero sono perpendicolari all’asse e paralleli tra loro. Sono appaiate (A a G

o T a C) e tenute insieme da legami idrogeno. I filamenti di DNA (polimeri nucleotidici) sono uniti da legami tra il 3'-idrossile

di ogni pentoso (desossiribosio) e il 5'-fosfato del suo prossimo desossiribosio. Ogni filamento che compone la doppia elica è

diverso e antiparallelo. L’estremità 3' di un filamento è di fronte alla estremità 5’del suo complemento e viceversa.

3) B.

La temperatura di fusione Tm di DNA duplex è la temperatura alla quale metà delle coppie di basi vengono denaturate. Le

coppie di basi adenina-timina (AT) hanno due legami idrogeno, in contrasto alle coppie di basi citosina-guanina (CG), che hanno

tre legami idrogeno. Molecole di DNA duplex ricche di coppie di basi AT hanno una Tm molto inferiore a quelle ricche di coppie

di basi C-G. Il DNA viene riscaldato, e le frazioni di DNA ad un maggiore contenuto di AT tendono a fondersi o denaturare prima

di quelle con un contenuto maggiore di CG. La maggior parte dei mammiferi, compresi gli esseri umani, hanno frazioni di DNA

satellite che sono altamente ripetitive e raggruppate in particolari regioni cromosomiche. I DNA satelliti sono chiamati così per

la densità alterata (banda satellitare) su centrifugazione, causata dall’elevato contenuto di G-C. La loro funzione è sconosciuta.

4) C.

Il rilascio ipotalamico di GnRH regola la produzione di gonadotropine ipofisarie, FSH e LH. La risposta dell’LH allo sti-

molo con GnRH può aiutare a differenziare tra disfunzione primaria (problemi delle ovaie o dei testicoli) e disfunzione secon-

daria (ipofisi o ipotalamo). Vengono misurati i valori di LH prima e dopo somministrazione endovena di GnRH: un successivo

aumento di LH indica che l’ipofisi ha risposto al GnRH e suggerisce un disturbo che coinvolge le ovaie o i testicoli; un mancato

aumento di LH dimostra che l’ipofisi non ha risposto al GnRH e suggerisce una malattia che coinvolge l’ipofisi o l’ipotalamo.

5) A.

L’analisi del liquido seminale è molto importante nella valutazione dell’infertilità maschile. I campioni vengono raccolti dopo

un periodo di astinenza di 2 o 3 giorni. Il volume dello sperma e la sua composizione variano ampiamente tra i maschi sani e possono

essere necessarie diverse raccolte prima di trarre conclusioni. Il normale volume dell’eiaculato varia tra 2 e 6 mL e contiene più di 20

milioni di spermatozoi per mL, con una motilità nella norma in più del 50% e morfologia regolare in più del 15% di essi.

6) B.

L’impianto di uno zigote nella parete uterina comporta l’infiltrazione dell’endometrio dal sinciziotrofoblasto. La fecon-

dazione e scissione precoce dello zigote si verificano nel tube di Falloppio della donna. Dopo circa 3 giorni, lo zigote entra nella

cavità uterina, dove subisce ulteriori divisioni oltre un periodo da 3 a 4 giorni per formare una morula di circa 60 cellule che

viene trasformata in una blastocisti costituita dal sacco vitellino ed embrione. La digestione enzimatica della zona pellucida e

l’infiltrazione dell’endometrio dal sinciziotrofoblasto, che forma lo strato esterno della blastocisti, comportano l’impianto della

blastocisti all’interno dell’endometrio, dove erode i vasi materni. Durante queste prime fasi dell’embriogenesi, l’endometrio è

stimolato dal progesterone secreto dal corpo luteo nell’ovaio in risposta alla secrezione ipofisaria delle gonadotropine. Dopo

10-15 giorni, le gonadotropine placentari mantengono il corpo luteo fino alla sintesi da parte della placentare di progesterone,

intorno a 6 a 8 settimane di gestazione.

7) D.

La gonadotropina corionica è una glicoproteina, prodotta esclusivamente dal trofoblasto placentare, strutturalmente co-

stituita da due subunità: alfa, comune ad altri ormoni (FSH, ecc.), e beta, ormone-specifica. È dimostrabile in piccole quantità a

8-10 giorni dalla fecondazione, raggiunge valori massimi a 60-80 giorni (600.000 UI) e diminuisce rapidamente per mantenersi

su valori minimi dal 150esimo giorno di gravidanza (20.000 UI) a 8-10 giorni dopo il parto. La sua funzione è quella di tenere

in vita il corpo luteo nei primi tempi della gravidanza.

8) A.

La secrezione continua di progesterone dal corpo luteo è essenziale per lo sviluppo del feto. Durante il primo trimestre, la

produzione placentare di HCG sostiene il corpo luteo e garantisce una secrezione continua di progesterone. Durante il secondo