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Parte III – Simulazioni d’esame

www.

edises

.it

6) Dal brano è possibile dedurre che il significato di un film:

A.

è univoco

B. si presta a un’unica interpretazione

C.

non può essere diverso da quello progettato dal regista

D. non è univoco

E. è universale

7) Nel brano si afferma che l’impressione del movimento è data:

A.

dalla capacità d’immaginazione dello spettatore

B. dalla capacità della retina di distinguere ogni singolo fotogramma

C.

dalla velocità di proiezione dei fotogrammi sullo schermo, superiore

al tempo di persistenza di ogni immagine sulla retina

D. dal tempo di persistenza di ogni immagine sulla retina, abbastanza

lungo perché sia decifrata

E. dalla capacità del cervello di memorizzare le immagini in movimento

8) In quale modo si manifesta la soggettività del cinema?

A.

La soggettività si manifesta solo nel rapporto tra l’autore e quanto

intende rappresentare nel suo cinema: essa è frutto della sua fantasia

e della sua rielaborazione

B. La soggettività coinvolge solo lo spettatore in relazione al mondo rap-

presentato sullo schermo, in quanto egli integra quanto vede con le

informazioni che già possiede

C.

Da un lato si gioca nel ruolo del regista che rielabora i materiali da

rappresentare, dall’altro nella relazione tra lo spettatore e il mondo

rappresentato

D. La soggettività interviene solo nel rapporto tra regista e spettatore

E. La soggettività del cinema è appannaggio unico dello spettatore

9) Per quale motivo l’autore fa riferimento all’episodio accaduto il

28 dicembre 1895?

A.

Per sottolineare che il cinema produce nello spettatore la sensazione

di trovarsi ad assistere all’azione nel momento stesso in cui si svolge

B. Per indicare che il cinematografo fu inventato in quel periodo dai

fratelli Lumière

C.

Per evidenziare i progressi compiuti nel campo cinematografico nel

corso di un secolo

D. Per chiarire che le prime produzioni cinematografiche non erano

mosse da volontà artistica ma si proponevano come esatta e oggettiva

riproduzione della realtà

E. Per sottolineare quanto fossero creduloni gli spettatori a quei tempi