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3.2. Traiettoria. Legge oraria

Si consideri ad esempio un punto

P

che si muove nel piano. Per

descriverne il moto si può scegliere una successione di istanti e a ciascu-

no di essi associare i corrispondenti valori di

x

e

y

.

In figura 3-5 sono riportate le posizioni di un punto mobile

P

negli

istanti

t

= 0, 1, 2 , 3, 4 secondi. Nella tabella riportata compaiono sol-

tanto alcune posizioni occupate da

P

durante il suo moto.

L’intuizione suggerisce che se due istanti

t

1

e

t

2

sono sufficientemen-

te vicini, allora anche le posizioni relative a tempi compresi tra

t

1

e

t

2

differiscono di poco dalle posizioni assunte nei tempi

t

1

e

t

2

. Ciò signi-

fica che le posizioni di

P

devono formare una curva continua, ossia sen-

za interruzioni, come quella indicata in figura 3-5 chiamata

traiettoria

.

Se la traiettoria è nota, si possono riferire ad essa le posizioni del

punto mobile

P

senza dover ricorrere ad alcun sistema di assi.

Si fissa a piacere un punto

O

della traietto-

ria, detta origine, e un verso di percorrenza

indicato con una freccia. La posizione del

punto

P

verrà indicata da un numero

s

ugua-

le, in valore assoluto, alla lunghezza del trat-

to di traiettoria che va da

O

a

P

. Il valore di

s

risulterà positivo o negativo a seconda che,

rispetto al verso prefissato,

P

segua

O

oppure

lo preceda come evidenziato in Figura 3-6.

t

x y

0 1 2

1 2 2,5

2 3 3

3 4 4,5

4 5 6,5

y(cm)

x(cm)

6

5

4

3

2

1

1 2 3 4 5

P

t=0

t=1

t=2

t=3

t=4

62

Cinematica

Figura 3-5

O

P

s=s(t)

Figura 3-6