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3.4 Descrizione della tavola periodica

71

3 . 4

Descrizione della tavola periodica

Come mostrato nella Figura 3.2, la tavola periodica può essere suddivisa in

4 blocchi principali, che prendono il nome dal tipo di orbitali occupati dagli

elettroni più esterni.

I metalli alcalini e alcalino–terrosi appartengono al

blocco s

poiché corri-

spondono al riempimento degli orbitali

ns

. Gli elementi degli altri gruppi prin-

cipali riempiono gli orbitali

np

per cui il loro insieme viene indicato come

blocco p

. Gli elementi di transizione costituiscono il

blocco d,

mentre gli ele-

menti di transizione interna (lantanidi e attinidi) fanno parte del

blocco f

.

Occorre notare che l’idrogeno, seppure presenti un solo elettrone di tipo s,

possiede proprietà completemente diverse da quelle degli elementi del gruppo

I A. Al contrario l’elio, pur non possedendo elettroni di tipo p, presenta le stesse

caratteristiche dei gas nobili del gruppo 0. Questi elementi, chiamati pure

gas

inerti

, presentano strutture di particolare stabilità corrispondenti alla completa

saturazione di tutti gli orbitali s e p corrispondenti ad un determinato valore del

numero quantico principale. Per esempio la configurazione elettronica del Ne è

1s

2

2s

2

2p

6

, quella dell’Ar 1s

2

2s

2

2p

6

3s

2

3p

6

. Queste configurazioni possono essere

schematizzate come [Ne] e [Ar].

Esaminiamo con maggiore dettaglio la ripartizione degli elementi nei vari

gruppi. Nel quarto periodo lo Sc (Z=21) ha proprietà diverse da quelle dell’Al

poiché cominciano a riempirsi gli orbitali di tipo d. Con lo scandio comincia la

prima serie degli elementi di transizione, caratterizzati da due elettroni in un or-

bitale 4s e dal progressivo riempimento degli orbitali di tipo 3d. Gli elementi di

transizione mostrano alcune irregolarità nel riempimento degli orbitali

d

dovute

al fatto che gli orbitali 4s e 3d, 5s e 4d, 6s e 5d hanno energie molto simili tra

loro. Ad esempio il cromo ha la configurazione: [Ar] 4s

1

3d

5

invece della previ-

sta 4s

2

3d

4

poiché la presenza di orbitali d completi o semicompleti dà luogo a

configurazioni elettroniche di particolare stabilità, come confermato per esem-

pio nel caso del rame, Cu: [Ar] 4s

1

3d

10

, del molibdeno, Mo: [Kr] 5s

1

4d

5

, dell’ar-

gento, Ag: [Kr] 5s

1

4d

10

, dell’oro, Au: [Xe] 6s

1

5d

10

. Con lo Zn gli orbitali 3d

sono completamente riempiti e comincia il riempimento degli orbitali 4p: gli

elementi dal Ga al Kr presentano quindi proprietà simili a quelle degli elementi

dei corrispondenti gruppi del secondo e del terzo periodo. Nel quinto periodo

con l’ittrio comincia il riempimento degli orbitali 4d ed inizia la seconda serie di

elementi transizionali che finisce con il cadmio.

Nel sesto periodo, il Ce (Z = 58) ha proprietà molto simili a quelle del lanta-

nio e dissimili da quelle del Ti e dello Zr. Ciò è dovuto al fatto che con il cerio

inizia la prima serie degli elementi di transizione interna in cui vengono riempiti

i 7 orbitali di tipo f che hanno energia inferiore a quella degli orbitali 5d.

Le somiglianze chimiche tra questi elementi sono molto marcate poiché i

due orbitali esterni rimangono quasi immutati.

Dopo il Lu troviamo l’Hf con il quale inizia una normale serie di transi-

zione. Questa serie si completa con il Hg, dopo il quale vengono riempiti gli or-

bitali 6p.

Nel settimo periodo l’attinio costituisce il primo membro della seconda se-

rie degli elementi di transizione interna degli attinidi, che ricordano nelle loro

proprietà il lantanio.

Per i lantanidi e gli attinidi si possono notare molte irregolarità nella distri-

buzione degli elettroni ed alcune configurazioni risultano incerte poiché le

energie degli orbitali 6s, 4f e 5d o 7s, 5f e 6d sono simili tra loro. Nella Tabella

3.1 sono riportate le configurazioni elettroniche dei vari elementi.