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3.3 La struttura della tavola periodica

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3 . 2

Rappresentazione del sistema periodico

Il sistema periodico è stato presentato negli anni sotto forme diverse. Nella

Figura 3.1 è riportata la rappresentazione usata attualmente, detta a lunghi pe-

riodi, che venne proposta dal chimico danese J.Thomsen nel 1895: in essa gli

elementi sono disposti in ordine di numero atomico crescente e sistemati in 7

file orizzontali chiamate

periodi

.

I periodi sono di lunghezza differente: il più corto comprende due elementi

e il più lungo trentadue. Per evitare che lo schema della tavola periodica diventi

eccessivamente lungo, separati dal corpo principale vi sono due periodi, che

comprendono rispettivamente i 14 elementi che seguono il lantanio (Z=57) e i

14 elementi che seguono l’attinio (Z=89).

Il

primo periodo

contiene solamente gli elementi H ed He ed è chiamato

piccolissimo periodo

. Il secondo e il terzo periodo contengono otto elementi

ciascuno: il

secondo periodo

contiene gli elementi dal Li al Ne ed è indicato

come

primo periodo corto;

il

terzo periodo

comprende gli elementi dal Na al-

l’Ar ed è chiamato

secondo periodo corto

.

A causa del riempimento degli orbitali di tipo d, il quarto e il quinto periodo

consistono ciascuno di 18 elementi. Il

quarto periodo

comprende gli elementi

dal K al Kr ed è chiamato

primo periodo lungo

. I primi due elementi e gli ultimi

sei elementi del periodo assomigliano agli elementi che li precedono nei rispet-

tivi gruppi. Invece i dieci elementi che vanno dallo Sc allo Zn non sono in rela-

zione con gli altri elementi dei periodi precedenti e costituiscono la

prima serie

di transizione

. Il

quinto periodo

è chiamato

secondo periodo lungo

e contiene

gli elementi dal Rb allo Xe. I dieci elementi che vanno dall’Y al Cd costituiscono

la

seconda serie di transizione

.

Il

sesto periodo

contiene 32 elementi dal Cs al Rn ed è chiamato

primo pe-

riodo molto lungo

. Dopo il La si ha il riempimento degli orbitali di tipo f, con

14 elementi che vanno dal Ce al Lu e che costituiscono la

prima serie di transi-

zione interna.

Questi elementi sono detti

lantanidi

e sono caratterizzati dall’a-

vere una spiccatissima somiglianza nelle loro proprietà chimiche e fisiche. Dopo

il Lu riprende il riempimento degli orbitali d che termina con il Hg: questi ele-

menti, assieme con La e i lantanidi, costituiscono la

terza serie di transizione

.

Il

settimo periodo

è largamente incompleto e contiene gli elementi che costi-

tuiscono la

seconda serie di transizione interna

. Questi elementi, chiamati

atti-

nidi,

formano una serie del tutto analoga a quella dei lantanidi poiché sono carat-

terizzati dal riempimento di orbitali interni di tipo f. Con l’attinio comincia la

quarta serie di transizione

che contiene oltre a Th, Pa e U, i cosiddetti

elementi

transuranici,

cioè quegli elementi che hanno un numero atomico superiore a

quello dell’uranio (Z = 92). Tali elementi non esistono in natura e sono stati otte-

nuti artificialmente. Negli ultimi anni sono stati identificati elementi sino al nu-

mero atomico 118 (113 Nihonio, Nh; 114, Flerovio, Fl; 115 Moscovio, Mc;

116 Livermorio, Lv; 117 Tennessinio, Ts; 118 Oganessio, Og).

3 . 3

La struttura della tavola periodica

La caratteristica fondamentale della tavola periodica è la sistemazione degli

elementi in modo tale che quelli con proprietà chimiche e fisiche simili si tro-

vano in colonne verticali dette

gruppi

. Gli elementi appartenenti allo stesso

gruppo sono caratterizzati dal fatto di avere lo stesso numero di elettroni esterni

per cui la struttura del sistema periodico è una conseguenza diretta dell’ordine