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25.2 Come sono denominati e classificati gli enzimi?

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25.2

Come sono denominati e classificati gli

enzimi?

I nomi degli enzimi sono comunemente derivati dalla reazione che catalizzano

e/o dal composto o tipo di composto su cui agiscono. Per esempio, la lattato dei-

drogenasi accelera la rimozione di idrogeno dal lattato (una reazione di ossi-

dazione); la fosfatasi acida catalizza l’idrolisi del legame fosfodiesterico in con-

dizioni acide. Come si può notare da questi esempi, i nomi della maggior parte

degli enzimi terminano in “-asi”. Alcuni enzimi, tuttavia, hanno nomi che sono

stati assegnati prima che la loro azione fosse ben compresa. Tra questi ci sono

la pepsina, la tripsina e la chimotripsina – tutti enzimi del tratto digerente.

Gli enzimi possono essere classi€cati in sei grandi gruppi a seconda del ti-

po di reazione che catalizzano (Tabella 25.1):

1. Ossidoreduttasi

– catalizzano ossidazioni e riduzioni.

2. Transferasi

– catalizzano il trasferimento di un gruppo di atomi, ad

esempio da una molecola ad un’altra.

3. Idrolasi

– catalizzano le reazioni di idrolisi.

4. Liasi

– catalizzano l’addizione di gruppi ad un doppio legame o la rimo-

zione di gruppi da atomi adiacenti per creare un doppio legame.

5. Isomerasi

– catalizzano le reazioni di isomerizzazione.

6. Ligasi

o

sintetasi

– catalizzano l’unione di due molecole.

Miorilassanti e specificità degli enzimi

Collegamenti alla chimica 25A

Nel corpo, i nervi trasmettono segnali ai muscoli. L’acetil-

colina è un neurotrasmettitore (Sezione 26.1) che opera tra

le terminazioni nervose ed i muscoli. L’acetilcolina si lega

ad un recettore specifico della placca neuromuscolare ed

in seguito a questo legame viene trasmesso un segnale al

muscolo per la contrazione; successivamente il muscolo si

rilascia. Un enzima specifico, l’acetilcolinesterasi, catalizza

poi l’idrolisi dell’acetilcolina, rimuovendola dal sito del re-

cettore e lasciando libero il sito per il successivo segnale di

trasmissione, cioè la contrazione successiva.

La succinilcolina è abbastanza simile all’acetilcolina,

così che anch’essa si lega al recettore della placca neuro-

muscolare. Tuttavia, l’acetilcolinesterasi idrolizza la succi-

nilcolina molto lentamente. Mentre questa rimane legata

al recettore, nessun nuovo segnale può raggiungere il mu-

scolo per permettere una nuova contrazione; ne consegue

che il muscolo rimane rilasciato per un lungo tempo.

Questa caratteristica rende la succinilcolina un buon

rilassante muscolare durante piccoli interventi chirurgici,

soprattutto quando si effettua una broncoscopia. Dopo

somministrazione endovenosa di 50 mg di succinilcolina,

si hanno paralisi e arresto respiratorio entro 30 secondi;

mentre la respirazione è sostenuta artificialmente, la bron-

coscopia può essere eseguita in pochi minuti.

Veri!ca il tuo apprendimento con i Problemi 25.51 e 25.52.

Acetilcolina

Colina

Acido acetico

1

1

1

CH

3

CH

3

CH

3

9

C

9

O

9

CH

2

9

CH

2

9

N

9

CH

3

H

2

O

O

CH

3

9

C

9

OH

O

1

CH

3

CH

3

HO

9

CH

2

9

CH

2

9

N

9

CH

3

acetil-

colinesterasi

Succinilcolina

1

CH

3

CH

3

CH

3

9

N

9

CH

2

9

CH

2

9

O

9

C

9

CH

2

9

CH

2

9

C

9

O

9

CH

2

9

CH

2

9

N

9

CH

3

O

O

1

CH

3

CH

3