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6.1

Il sistema dei controlli nella Pubblica Amministrazione

Il

controllo

consiste nella veri ca della regolarità di un atto o dell’operato di un

determinato soggetto.

Scopo della funzione di controllo in diritto amministrativo è quello di veri care che

i pubblici poteri operino nel rispetto di determinati canoni. Si può voler veri care,

per esempio, che un atto sia conforme alle norme di legge, ai canoni della conve-

nienza per l’interesse degli amministrati o più semplicemente all’etica professionale.

Questa veri cazione si conclude con un giudizio che, a seconda del risultato, può

essere negativo o positivo o addirittura misto se l’organo proposto al controllo accer-

ta che l’atto controllato è in parte conforme ai canoni e in parte difforme. Il passo

successivo è poi la misura generalmente sanzionatoria che, proprio in relazione al ri-

sultato del controllo, l’organo controllante adotta nei confronti di quello controllato.

Generalmente la gerarchia attribuisce all’organo funzionalmente sovraordinato il

potere di controllare l’attività dell’organo subordinato. Il suo esito è una manife-

stazione di giudizio su cui si basa l’adozione di determinate misure (es. il controllo

preventivo di legittimità della Corte dei conti che, ri utando il visto ad un atto, ne

può provocare il ritiro da parte dell’Amministrazione competente).

Secondo l’oggetto dell’attività di controllo, si distinguono controlli sugli

organi

, sugli

atti

, sull’

attività

.

I

controlli sugli organi

hanno a oggetto il comportamento delle persone siche a

essi preposte, o la condotta degli organi come tali, e mirano ad assicurarne il buon

funzionamento, in ossequio al generale principio di buon andamento e imparzialità

dell’azione amministrativa, sancito dall’art. 97 Cost.

La funzione di controllo sugli organi può attuarsi attraverso semplici ispezioni op-

pure mediante l’adozione di provvedimenti. Questi ultimi possono consistere nella

sostituzione dell’organo sottoposto a controllo ovvero nell’irrogazione di sanzioni

amministrative o disciplinari in danno del loro titolare.

Scopo del

controllo sugli atti

, invece, è veri care la corrispondenza di determinati

atti a requisiti prestabiliti. Oggetto del riesame può essere la veri ca di conformità

degli atti a determinate norme di legge, oppure ai canoni della cd. «

buona amministra-

zione

», ovvero a quei criteri di convenienza e opportunità cui i pubblici poteri devono

uniformare il proprio operato. Si parla di controllo di

legittimità

nel primo caso, di

controllo di

merito

nel secondo caso.

Quanto al

controllo sull’attività

, si tratta, com’è evidente, di uno strumento naliz-

zato ad una più ampia valutazione, che abbia a oggetto non singole gestioni, ma tutta

la gestione dell’ente controllato. Ne costituisce un esempio il controllo – al quale