

Capitolo 2
Il concorso
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cefalee e le algie cranio-facciali, quando per il grado e la frequenza della sintomatologia
assumono carattere di gravità; le vasculopatie cerebrali e spinali; le sindromi epilettiche,
anche pregresse; le malattie della mielina; le ernie del disco intervertebrale; il morbo di
Parkinson e i parkinsonismi; gli esiti di traumi cranio-encefalici e midollari, con limita-
zioni funzionali; le meningiti, le encefaliti, le encefalopatie e loro esiti; la sclerosi laterale
amiotrofica e le malattie del motoneurone; le atassie; le polineuropatie; le miopatie; la
miastenia; la corea di Huntington; il morbo di Wilson; le facomatosi.
16) I disturbi psichiatrici: le sindromi e i disturbi mentali organici; le demenze; i disturbi co-
gnitivi e intellettivi; i disturbi schizofrenici e altri disturbi psicotici; i disturbi deliranti;
il disturbo post-traumatico da stress; i disturbi dell’umore; i disturbi di ansia; i disturbi
depressivi; i disturbi somatoformi e da conversione; i disturbi dissociativi; i disturbi psi-
co-sessuali; i disturbi auto-eterolesivi; i gravi disturbi del sonno; i disturbi del controllo
degli impulsi; i disturbi dell’adattamento; i disturbi di personalità e della identità.
17) Le infermità ed imperfezioni dell’apparato uro-genitale: le malformazioni, le malposi-
zioni, le patologie o i loro esiti del rene, della pelvi, dell’uretere, della vescica e dell’u-
retra, quando sono causa di alterazioni funzionali; le malformazioni, le malposizioni, le
patologie o i loro esiti, dell’apparato genitale maschile e femminile, quando sono causa
di rilevanti alterazioni funzionali; la pregressa nefrectomia.
18) Le malattie del sangue, degli organi emopoietici e del sistema reticolo-istiocitario di
apprezzabile entità, comprese quelle congenite; le sindromi da immunodeficienza, a
carattere congenito o acquisito, anche in fase asintomatica; le eritropatie da deficit enzi-
matico, da deficit di membrana o da difetto di sintesi dell’emoglobina.
19) Le sindromi dipendenti da alterata funzione delle ghiandole endocrine; il diabete mel-
lito; i difetti del metabolismo glicidico, lipidico, protidico e aminoacidico, non control-
labili con adeguato regime dietetico o farmacoterapia di elezione; la mucoviscidosi; le
sindromi dipendenti da difetti quantitativi o qualitativi degli enzimi.
20) Le neoplasie: i tumori maligni; i tumori benigni ed i loro esiti, quando per sede, volume,
estensione o numero, producono alterazioni strutturali o funzionali.
21) Le patologie della ghiandola mammaria ed i loro esiti quando sono causa di rilevanti
alterazioni funzionali; la protesi mammaria è causa di non idoneità.
22) Le alterazioni fisionomiche, non previste ai punti precedenti, tali da determinare limita-
zioni funzionali sia fisiche che connesse al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione
individuale.
2.8.3 A
CCERTAMENTI
ATTITUDINALI
Secondo l’articolo 2 del decreto 11 marzo 2008 n. 78, i
requisiti attitudinali
che i candidati
devono possedere, ad un livello adeguato alle funzioni e ai compiti previsti per la qualifica
da ricoprire, riguardano capacità di base intellettive, emotive, comportamentali, socio-rela-
zionali, di autocontrollo, di assunzione di responsabilità decisionali e di gestione pratica di
situazioni lavorative e di eventi critici. In particolare:
a) attitudine a controllare ed elaborare situazioni impreviste con rapida capacità risolutiva; ma-
turazione evolutiva che esprima una valida integrazione della personalità, percezione e auto-
stima di sé, assunzione di responsabilità finalizzata ad agire in sicurezza nell’espletamento dei
compiti propri della qualifica; capacità di comunicazione e determinazione operativa;
b) capacità di assumere iniziative e ruoli decisionali in situazioni di discreta complessità
operativa di gruppo; adeguata capacità di percezione, attenzione, memorizzazione ed
esecuzione dei compiti assegnati; resistenza psico-fisica allo stress;