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Parte Prima

Indicazioni sul concorso

www.

edises

.it

polmonare o capacità vitale forzata polmonare o volume espiratorio forzato polmonare in

un secondo inferiori al 75% del valore teorico; indice ventilatorio di Tiffeneau nel primo

secondo inferiore al 75% del valore teorico; le infermità mediastiniche e le anomalie di

posizione di organi, vasi o visceri con spostamenti mediastinici; le patologie del timo.

12) Le infermità ed imperfezioni dell’apparato cardiocircolatorio: la destrocardia, le car-

diopatie congenite ed i loro esiti; le malattie dell’endocardio, dell’apparato valvolare

cardiaco, del miocardio, del pericardio e dei grossi vasi ed i loro esiti; i gravi disturbi

funzionali cardiaci. I disturbi di conduzione dello stimolo cardiaco, anche senza altro

riscontro di cardiopatia organica: la bradicardia sinusale con frequenza cardiaca infe-

riore a 40/min; il blocco atrio-ventricolare di I grado che non reagisce con lo sforzo

fisico adeguato e l’iperpnea; il blocco atrio-ventricolare di II e III grado; le sindromi

di preeccitazione cardiaca (presenza di connessioni tra atrio e ventricolo tipo Kent,

Mahaim 1 e 2, atrio-hisiana e James); la presenza di segnapassi artificiale; il blocco di

branca destra completo; la sindrome di Brugada; il blocco di branca sinistra incomple-

to o completo; gli emiblocchi (blocchi fascicolari), i blocchi bifascicolari ed il blocco

trifascicolare anche incompleto; la sindrome del QT lungo; l’extrasistolia ventricolare

frequente anche se di natura funzionale; le tachiaritmie sopraventricolari e ventricolari;

i rumori ed i soffi cardiaci compatibili con cardiopatia congenita o acquisita; il prolasso

della valvola mitrale con aspetti degenerativi mixomatosi e/o significativo rigurgito val-

volare; l’ipertensione arteriosa, anche se di tipo essenziale e senza l’interessamento di

organi o apparati bersaglio, con valori della pressione sistolica a riposo superiori a 140

mmHg e della pressione diastolica superiori a 90 mmHg; le arteriopatie; gli aneurismi;

le fistole artero-venose; le varici estese e voluminose e le ectasie venose estese senza

incontinenza valvolare; le flebiti e le altre patologie del circolo venoso ed i loro esiti con

rilevanti disturbi trofici e funzionali; la linfostasi costituzionale o acquisita di grado

inabilitante; le emorroidi croniche, voluminose e molteplici.

13) Le infermità ed imperfezioni dell’apparato digerente e dell’addome: le malformazioni e

le malattie croniche delle ghiandole e dei dotti salivari che producono disturbi funzio-

nali; le malformazioni, le anomalie di posizione dei visceri, le patologie o i loro esiti del

tubo digerente, del fegato, delle vie biliari, del pancreas e del peritoneo che per natura,

sede e grado comportano un’apprezzabile ripercussione sullo stato generale; le ernie

viscerali; il laparocele; la splenectomia a possibile incidenza sulla crasi ematica.

14) Le infermità e le imperfezioni dell’apparato osteoarticolare e muscolare: tutte le alte-

razioni dello scheletro consecutive a fatti congeniti, rachitismo, malattie o traumi osta-

colanti la funzionalità organica o alteranti l’euritmia corporea; le malattie ossee o car-

tilaginee in atto, determinanti limitazioni della funzionalità articolare; la scoliosi con

angolo di Lippman Cobb superiore a 30°; le malattie delle aponeurosi, dei muscoli, dei

tendini, delle borse sinoviali e dei legamenti, tali da ostacolare o limitare anche in modo

parziale la funzione articolare; la mancanza anatomica o la perdita funzionale perma-

nente di: un dito della mano; falange ungueale del pollice; falangi ungueali delle ultime

quattro dita di una mano; falangi ungueali di cinque dita fra le due mani, escluse quelle

dei pollici; un alluce; due dita di un piede; le malattie del tessuto connettivo, incluse le

connettiviti sistemiche.

15) Le malattie del sistema nervoso centrale, periferico o autonomo e i loro esiti ad incidenza

funzionale: i disturbi della motilità e della sensibilità, le sindromi dei nervi cranici, delle

radici, dei plessi nervosi, dei nervi periferici; le sindromi emisferiche da danno corticale

focale; le sindromi cerebellari; le sindromi del tronco encefalico e del midollo spinale; le