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Capitolo 3

Uno sguardo ai sistemi

educativi europei

3.1.

 Il cammino dell’Unione Europea

Dal 2004 l’Europa ha cominciato a connotarsi come una solida ed ampia Unione

di Nazioni. Gli Stati Membri sono divenuti progressivamente 27, definendo

in maniera inequivocabile la volontà di allargare i confini della UE con una

ridefinizione degli interessi comuni che hanno un denominatore sempre più

condiviso: la formazione del futuro cittadino europeo.

Dal 1951, anno della nascita della Comunità Europea del Carbone e dell’Ac-

ciaio (con l’adesione dei primi 6 Paesi: Belgio, Germania, Francia, Italia, Lus-

semburgo e Paesi Bassi), il cammino verso la costituzione di uno Stato Europeo

comune con un nuovo territorio sempre più allargato ha subito nel corso degli

anni numerosi rallentamenti. Gli anni Ottanta del secolo scorso sono stati mol-

to importanti per la definizione delle Linee guida della politica europea con

la trasformazione delle sigle

MEC-Mercato Comune Europeo

e

CEE-Comunità Eco-

nomica Europea

, in

UE-Unione Europea

, ma sono gli anni Novanta che risultano

fondamentali per la configurazione dell’attuale Unione Europea. Nel 1993 e

nel 1995 i Consigli Europei di Copenhagen e Madrid, in riferimento al trattato

di Amsterdam, hanno stabilito le condizioni politiche ed economiche neces-

sarie per l’adesione e per la permanenza nella UE nel rispetto dei principi

ispiratori dell’Unione: libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani e delle

libertà fondamentali.

A partire dal marzo del 1994 10 Paesi dell’Europa centrale e orientale hanno

presentato richieste di adesione: Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia,

Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria; precedentemente

erano pervenute le richieste di altre tre Nazioni: Turchia nel 1987 e Cipro e

Malta nel 1990. Nel luglio 1997 la Commissione ha pubblicato pareri ufficiali

sulle candidature dei 10 Paesi dell’Europa centrale e orientale, valutando in che

misura ognuno di essi corrispondesse ai requisiti per l’adesione e formulando

raccomandazioni per l’apertura dei negoziati.

Nel marzo 1998, gli allora 15 Stati Membri dell’Unione Europea hanno iniziato

ad esperire i prenegoziati separati con 6 Paesi candidati (Cipro, Repubblica

Ceca, Estonia, Ungheria, Polonia e Slovenia) e nel 1999 con altri 6 (Bulgaria,

Lettonia, Malta, Lituania, Romania e Slovacchia). I negoziati effettivi, iniziati

nel dicembre 2002, hanno avuto esito positivo e 9 delle 10 Nazioni candidate,