

Il quadro completo degli operatori terministici è il seguente:
‘
a
’ che si legge «predicarsi di ogni»
(caratterizza l’universale
affermativa)
‘
i
’ che si legge «predicarsi di qualche»
(caratterizza la particolare
affermativa)
‘
e
’ che si legge «predicarsi di nessuno»
(caratterizza l’universale
negativa)
‘
o
’ che si legge «non predicarsi di qualche» (caratterizza la particolare
negativa).
Da qui possiamo comporre le varie espressioni o
protasi
:
‘A
a
B’ = «A si predica di ogni B»
‘A
i
B’ = «A si predica di qualche B»
‘A
e
B’ = «A si predica di nessun B»
‘A
o
B’ = «A non si predica di qualche B».
Utilizzando A =
italiano
; B =
campano
le
protasi
si leggeranno:
«italiano si predica di ogni campano»
ovvero «Ogni campano
è italiano»
«italiano si predica di qualche campano»
ovvero «Qualche campano
è italiano»
«italiano si predica di nessun campano»
ovvero «Nessun campano
è italiano»
«italiano non si predica di qualche campano» ovvero «Qualche campano
non è italiano»
Come si nota passando dalla lettura della
protasi
aristotelica all’espressio-
ne che utilizziamo nella pratica comune si invertono i due termini; ovvero af-
fermare: «A si predica di ogni B» (italiano si predica di ogni campano) signi-
fica affermare: «Ogni B è A» (Ogni campano è italiano).
Naturalmente nell’esempio riportato in precedenza le prime due espres-
sioni sono vere, le seconde due espressioni sono false.
Possiamo ricavare i rapporti che intercorrono fra le quattro
protasi
poste ai
vertici del quadrato (Q
4
) che segue, in cui i connettivi si leggono come in Q
3
, si
veda p. 27:
P
'P
A
a
B
A
e
B
v
(Q
4
)
A
i
B
A
o
B
32
Parte I – Nozioni teoriche
www.
edises
.it