

Prima di affrontare la formulazione dei sillogismi aristotelici, dobbiamo pre-
cisare che nella pratica corrente per termine intenderemo espressioni come
:
uomo
,
animale
,
cavallo
,
campano
, mortale, ecc., e che ogni termine è caratte-
rizzato da una maggiore o minore estensione nel senso che può essere predi-
cato (ossia essere esteso) a un maggiore o minor numero di individui apparte-
nenti a classi diverse.
Così fra i termini:
italiano
,
campano
,
napoletano
, il termine di maggiore
estensione è
italiano
, perché tale termine si può estendere ad ogni napoletano
e ad ogni campano; il termine di minore estensione è
napoletano
, perché si
può estendere solo agli individui racchiusi nella classe dei napoletani; il ter-
mine medio sarà
campano
, poiché si può estendere agli individui presenti nel-
la classe dei napoletani e agli altri individui presenti nelle classi delle provin-
ce campane. Così,
italiano
si predica di ogni
campano
e
campano
si predi-
cherà di ogni
napoletano
.
3.1 Simbolizzazione
Nel sillogismo aristotelico, come accenneremo brevemente, i termini (
italia-
no
,
campano
,
napoletano
), sono variabili terministiche. Tali variabili possia-
mo indicarle con ‘A’, ‘B’, ‘C’ e sono legate attraverso gli operatori terministi-
ci; così fra i termini
italiano
e
campano
se simbolizziamo
italiano
con ‘A’ e
campano
con ‘B’, «predicarsi di ogni» con ‘
a
’, l’espressione ‘A
a
B’ si legge:
«A si predica di ogni B»; essa costituisce una
protasi
di un sillogismo. Nel sil-
logismo aristotelico avremo sempre tre
protasi
.
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Sillogismi
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