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Capitolo 1

La fisica nelle Indicazioni nazionali per i licei

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edises

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cide con la fine del secondo anno del primo biennio). Pertanto, una parte del-

lo studio della fisica è mirata a creare consapevolezza della disciplina e capacità

di senso critico. La caratteristica di questa impostazione appare anche dalla

menzione esplicita di alcuni argomenti che spesso sono proposti nelle prove

Invalsi di matematica, che hanno luogo proprio alla fine del secondo anno del

primo biennio, in coincidenza con la fine dell’obbligo. Ci si riferisce esplicita-

mente a “incertezze, cifre significative e grafici”.

In questo primo biennio si affronta lo studio della statica (anche dei fluidi),

della cinematica e della dinamica, giungendo a parlare di leggi di conservazio-

ne ed introducendo quantità di moto, lavoro ed energia. Si affronta anche lo

studio dell’ottica geometrica e dei fenomeni termici.

Il docente deve riportare lo studio della fisica entro due binari fondamenta-

li, che sono:

>

un percorso coerente che si snoda attraverso gli argomenti della disciplina,

riuscendo a mostrare l’evoluzione storica e scientifica dei suoi concetti fon-

danti;

>

un livello di dettaglio dei contenuti che sia coerente con gli strumenti già in

possesso dello studente oppure con quelli che vengono gradualmente

acquisiti nel corso parallelo di matematica.

In particolare, il secondo aspetto risulta critico, in quanto la disciplina deve

essere affrontata (almeno inizialmente) con le sole conoscenze acquisite nella

scuola secondaria di primo grado. Per tale motivo, in questo primo biennio

occorre dare alla disciplina un taglio di tipo esperienziale e pratico, che gra-

dualmente potrà convivere con un approccio più formale.

Nel

secondo biennio

si tratta la gravitazione universale e si dà spazio alla teo-

ria cinetica dei gas, mostrando un esempio pratico di teoria che riesce a predi-

re osservazioni sperimentali. Nello studio delle onde meccaniche ci si sofferma

anche sull’esempio delle onde sonore, mentre nello studio della luce si ha

modo di mostrare la teoria corpuscolare ed ondulatoria.

Nel secondo anno del secondo biennio si inizia lo studio dell’elettromagne-

tismo, soffermandosi soprattutto sui concetti di azione a distanza e di campo

di forze, che lo legano alla gravitazione universale.

Nell’

ultimo anno

lo studio è focalizzato dapprima sul fenomeno di indu-

zione elettromagnetica, che è lo spunto per parlare delle onde elettroma-

gnetiche.

Per quanto riguarda la presentazione delle tematiche affrontate dalla fisica

del ’900, il punto critico centrale diventa la capacità del docente di raccordare

tali argomenti con il formalismo matematico che è in possesso degli studenti

liceali dell’ultimo anno. È noto che molte delle conquiste della fisica nel ven-

tesimo secolo possono essere comprese a pieno se analizzate da un punto di

vista formale, mediante strumenti matematici che spesso si acquisiscono solo

negli studi universitari. Pertanto, il lavoro principale del docente è quello di

rendere accessibili i concetti fondanti delle ultime conquiste della fisica senza

poter disporre a pieno dello strumento matematico.