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Parte Prima

Organizzazione ordinamentale e didattica della fisica

www.

edises

.it

Nei licei diversi da quello scientifico la fisica occupa un ruolo importante,

sebbene essa non sia una disciplina specifica di “indirizzo”. Nelle Indicazioni

nazionali alla fisica viene riconosciuto un ruolo essenziale in quanto strumento

per far comprendere agli studenti le metodologie dell’indagine scientifica e le

forti connessioni con il pensiero filosofico. Inoltre, non si sottovaluta il forte

valore formativo della pratica sperimentale, quale modalità per investigare i

fenomeni naturali. Infine si stabilisce che è utile indurre negli studenti quel

senso critico e quella consapevolezza che fa valutare loro correttamente le

principali scelte in ambito scientifico e tecnico che hanno spesso un’influenza

ed una ripercussione sugli aspetti economici, sociali e culturali dell’umanità.

Nelle Indicazioni per i licei diversi dallo scientifico ci si sofferma sul caratte-

re di semplicità che deve avere l’aspetto tecnico e calcolistico della risoluzione

dei problemi di fisica. La semplicità di questo aspetto è dettata soprattutto dal-

la necessità di adeguare il curricolo della fisica agli strumenti che lo studio del-

la matematica offre in questi licei. Letteralmente, nelle Indicazioni si afferma

che lo studente deve saper “affrontare e risolvere semplici problemi di fisica

usando gli strumenti matematici adeguati al suo percorso didattico”.

Nel liceo scientifico le competenze sono più approfondite; non si fa esplici-

to riferimento alla semplicità dei problemi e delle applicazioni dei concetti e

delle leggi. Questa volta la fisica viene presentata utilizzando strumenti mate-

matici più approfonditi. In particolare, si richiede di saper “formalizzare un

problema di fisica e applicare gli strumenti matematici e disciplinari rilevanti

per la sua risoluzione”.

Anche nello studio della fisica assume un aspetto pregnante la prassi della

modellizzazione di situazioni reali. Lo studente deve essere invitato e stimolato

ad operare con senso critico, vagliando opportunamente le strategie di risoluzio-

ne dei problemi, senza prestarsi ad una attuazione pedissequa di algoritmi riso-

lutivi. Inoltre, per il liceo scientifico si fa esplicito riferimento alla capacità di

“formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi”.

Un aspetto rilevante è costituito anche dal linguaggio e dalla capacità comu-

nicativa dello studente. Si pone l’accento sulla capacità dello studente di saper

descrivere i fenomeni, i concetti e le pratiche laboratoriali con termini corretti,

appropriati e precisi.

Per l’opzione di scienze applicate nel liceo scientifico si fa un esplicito riferi-

mento all’attività laboratoriale. Quest’ultima non deve essere fine a se stessa, ma

deve essere operata in sinergia con l’attività teorica che viene svolta in classe.

È necessario mettere in evidenza i due processi principali che distinguono

la pratica scientifica: quello deduttivo e quello induttivo. Il primo processo vie-

ne messo in evidenza mediante le lezioni teoriche in classe, il secondo è messo

in rilievo dall’attività laboratoriale.

1.6

L’interdisciplinarità e il rapporto con lamatematica

In generale, per qualsiasi tipologia di liceo, nelle Indicazioni nazionali si sotto-

linea che lo studio della fisica deve essere svolto con i necessari raccordi inter-