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Parte Seconda

L’universo culturale e la lingua straniera

www.

edises

.it

Questi due tipi di linguaggio possono, a volte, avere un punto in comune: i

media e le tecnologie.

Dai mass media derivano anche espressioni e linguaggi che diventano impor-

tanti all’interno dei vari gruppi giovanili al punto da costituirne, in alcuni

casi, segnali di identità, che permettono cioè a coloro che condividono uno

stesso stile di vita di riconoscersi all’interno di un gruppo.

Oggi il ruolo più importante è giocato dalle nuove tecnologie mediatiche e

dalle possibilità comunicative da esse offerte. Pensiamo al linguaggio infor-

matico: le parole del mondo dei computer entrano a passo di carica nel lessico

dei giovani. In Spagna, a differenza dell’Italia, esse non sono importate di-

rettamente dall’inglese ma sono mutuate dalla lingua madre. A sedurre sono

soprattutto le forme abbreviate, rapide e incisive.

Contrariamente a quanto si pensa, con l’avvento dei nuovi media la scrittura è

tornata a rivestire un ruolo importante nella comunicazione e si è inserita nei

domini appartenenti da sempre all’oralità. Essa è sempre più chiamata a copri-

re il dominio dell’immediatezza, riferendosi al momento effimero dell’invio

del messaggio. Un tempo chiusa e statica, la scrittura si fa oggi sistema aperto,

caratterizzata da un forte grado di informalità. La comunicazione scritta è

sempre più vicina al parlato e a quella “faccia a faccia”. La scrittura di e-mail,

chat e sms si confronta così con la voce sia nel momento della produzione sia

in quello della ricezione.

Il linguaggio giovanile è divertente, creativo, intimo ed espressivo, ma per mol-

ti rimane un mistero. È forse inutile cercare di studiarlo, tanto meno compilar-

ne dizionari. Ma è utile e interessante capire perché i giovani di tutti i Paesi del

mondo sentano la necessità di creare un linguaggio tutto loro. Tra i possibili

motivi:

>>

il linguaggio giovanile esprime una propria identità, è un segno di riconosci-

mento come i vestiti, il taglio di capelli, un tatuaggio o un piercing o il tipo

di musica che si ascolta;

>>

può essere un espediente per non farsi capire dagli adulti, una sorta di codi-

ce segreto che impedisce l’accesso a chi non fa parte del gruppo;

>>

è una forma di protesta contro il potere della società; dà ai giovani un senso

di autonomia e la possibilità di autodefinirsi;

>>

è una barriera creata per separarsi dalla lingua “ufficiale”, quella che tutti

parlano.

Di conseguenza il linguaggio si rinnova. Ci troviamo davanti ad un’evoluzio-

ne in transito continuo. In un mondo che va di corsa il linguaggio veloce dei

giovani consente di economizzare il tempo; ciò non toglie che i ragazzi pos-

sano relazionarsi con gli altri in maniera normale. I mezzi di comunicazione

restano “mezzi”, si può scegliere come e quando utilizzarli: con facebook si

incontrano gli amici virtualmente, ma in un minuto si può anche organizzare

una serata con tutte le persone che si vogliono vedere.

Si è scelto di proporre l’unità a studenti al terzo o quarto anno di un lingui-

stico.