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Parte I

– Avvertenze generali

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edises

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dividuali, non operare una selezione discriminante nei confronti delle

diverse abilità.

Gli

obiettivi educativi

individuati da Bloom all’interno della Tassono-

mia riguardano l’insieme d’interventi formativi messi in atto per favorire

l’armonico sviluppo della personalità. Essi si riferiscono a tre macro aree:

>

cognitiva

(

obiettivi di padronanza

: conoscenza e comprensione;

obietti-

vi di competenza

: applicazione, analisi, sintesi e valutazione;

obiettivi di

espressione

: creatività);

>

affettiva

(

obiettivi d’interesse

: ricettività;

obiettivi d’impegno

: risposta e va-

lutazione;

obiettivi di partecipazione

: organizzazione e caratterizzazione);

>

psicomotoria

(movimenti riflessi; movimenti fondamentali di base;

abilità percettive; qualità fisiche; movimenti di destrezza; comunica-

zione non verbale).

Gli

obiettivi didattici

, la cui elaborazione non dovrebbe mai prescin-

dere da quelli educativi, riguardano specifici traguardi che l’allievo

deve raggiungere nell’ambito di discipline ben determinate dopo aver

seguito un preciso percorso didattico.

Quesito n. 1.4

Il candidato esponga le caratteristiche tipiche della personalità dell’in-

segnante disfunzionale, mettendo in evidenza le conseguenze di que-

sto aspetto sulla relazione educativa.

Il compito dell’insegnante è quello di aiutare gli alunni a vivere un’au-

tentica relazione di stima e di fiducia all’interno del gruppo classe. Se

l’individuo-insegnante possiede strutture di personalità egocentrate o di

tipo narcisistico, il suo ruolo di docente ne risentirà, poiché si compiace-

rà delle proprie conoscenze, delle proprie modalità comunicative, delle

proprie capacità lessicali, evitando una relazione autentica con gli alun-

ni; il suo atteggiamento sarà freddo, distaccato, anaffettivo. Egli si troverà

in una posizione onnisciente, con esibizionismo del proprio sapere, e

di conseguenza sarà iperesigente e colpevolizzante nei confronti dell’a-

lunno. Inoltre, mostrerà una grave disistima nei confronti della classe,

pregiudizi negativi, previsioni pessimistiche sull’impegno scolastico e sui

risultati ottenibili dagli allievi nel corso dell’anno.

Anche l’insegnante che possiede uno scarso concetto di sé è disfun-

zionale, in quanto vittima di stati ansiosi; ha difficoltà di rapporto con il

comando, sia nei riguardi degli alunni, ai quali si avvicina ogni giorno

col timore di essere sopraffatto, sia nel rapporto con i colleghi e le strut-

ture istituzionali, in quanto carente di competenze comunicative. Soffre